2016
Moratti: «Suning farà una grande Inter»
L’ex presidente nerazzurro: «De Boer mi ha impressionato»
Massimo Moratti racconta e si racconta: l’amore per l‘Inter è nato in maniera naturale con il padre e la madre che hanno trasmesso al figlio la passione per i colori nerazzurri. Da lì poi è stato un florilegio di emozioni e di successi partendo dalla Coppa dei Campioni a Vienna e passando anche per grandissimi giocatori e delusioni (vedi le partite con Celtic e Mantova), fino ad arrivare al momento in cui Moratti ha ripreso in mano la società.
BUSINESS – Il calcio adesso però è un’industria vera e propria, afferma Moratti: «L’equilibrio tra le ragioni della finanza con quelle tecniche e del cuore è la nuova frontiera del calcio industria o, se vuole, del calcio moderno». E a proposito di calcio moderno, Moratti parla dei nuovi acquirenti nerazzurri, dicendo di aver avuto un’ottima impressione da Suning: «Sono persone che hanno faticato per metter su il loro impero, hanno buona fede e passione autentica, vogliono rendere l’Inter più competitiva».
CANTONA E TOTTI – Moratti ricorda i suoi acquisti più importanti e si sofferma sulle giocate di Ronaldo, sul talento di Balbotelli nonostante il carattere difficile, ma soprattutto Zinedine Zidane, il giocatore che non ha potuto comprare ma che avrebbe sempre sognato. Oltre a Zidane anche Eric Cantona è uno dei sogni proibiti di Moratti, che comunque narra di quando provò a prendere Totti ma senza successo. Adesso invece è dell’idea che l’acquisto di Samuel sia stato tra i più significativi della sua gestione e che Mourinho sia un professionista esemplare.
TUTTO MOLTO BELLO – «Mancini è un campione, non dimentichiamolo. De Boer mi ha fatto una grande impressione, è attento al dettaglio e capace di capire» sottolinea Moratti che poi torna sul Triplete del 2010 definendolo il momento più bello della sua vita sportiva. Giacinto Facchetti occupa un posto di primo piano nei ricordi di Moratti, che si scalda ancora quando parla di Inter e deve definire la sua squadra del cuore. «L’Inter è un fatto artistico, quasi poetico. Provoca immense gioie e grandi amarezze, mai mezze misure. L’Inter è una meravigliosa malattia» è infatti la chiosa di Massimo Moratti a Il Corriere dello Sport.