2017

Morata esalta Conte: «In debito con lui. Piansi alla Juve, poi arrivò Buffon»

Pubblicato

su

Alvaro Morata torna sul suo periodo alla Juventus, svelando alcuni retroscena, e parla anche del Real, di Antonio Conte e di tanto altro ancora

Il Real Madrid scenderà in campo questa sera per affrontare il Bayern Monaco in una delle sfide più affascinanti dei quarti di finale di Champions League, insieme a Juventus-Barcellona. Alvaro Morata, attaccante del Real, ha parlato al “Guardian“, commentando il momento dei Blancos ma svelando anche degli aneddoti sui suoi momenti alla Juventus: «La gente pensa che noi siamo delle macchine, ma non è così: dietro ogni cattivo momento ci sono sempre dei problemi personali. Avevo dato l’addio al Real, ero giovane, mi ero allontanato da casa e c’era quella clausola di recompra che un po’ mi condizionava. Durante un allenamento non riuscivo nemmeno a stoppare un pallone, il fisioterapista mi chiese cosa non andava e scoppia a piangere. In quel momento arrivò Buffon e mi tranquillizzò dicendomi che dovevo sfogarmi a casa perché chi mi voleva male avrebbe goduto a vedermi in quello stato. In seguito ho conosciuto Alice che mi ha cambiato la vita. Il milgior allenatore che ho avuto? Conte. Non ho mai lavorato con lui ma mi sento in debito perché ha creduto tanto in me: fu lui a volermi alla Juventus nell’estate del 2014. Spero di lavorare con lui in futuro: mi voleva anche al Chelsea, ma non se n’è fatto nulla. Non so se il mio futuro sarà al Real Madrid: ho 24 anni e il futuro mi eccita».

Exit mobile version