Calcio italiano
Juve, Morata: «Normale sentirsi giudicato qui. Futuro? Non chiedete a me»
Morata ha rilasciato un’intervista a DAZN: dalla stagione della Juve al suo futuro e molto altro ancora. Le parole
Morata, attaccante della Juve, ha rilasciato un’intervista a DAZN. Le sue dichiarazioni:
STAGIONE – «Penso che ci siano stati tanti momenti in questa stagione, ma soprattutto c’è stata una crescita importante da parte della squadra. Le valutazioni si fanno alla fine, quando prendiamo le valigie e andiamo a casa. Per il momento, ci sono stati tanti momenti della stagione, ma si capisce la differenza: quando certi episodi stanno sulla linea tra perdere e vincere, abbiamo dimostrato di aver fatto un salto come squadra e come gruppo. Siamo tornati a essere Juve, all’inizio non era così, ma bisogna guardare con positività al futuro»
RIMPIANTI – «I rimpianti non servono a niente, è una stagione che è stata come due-tre mini stagioni in una sola. L’importante è quello che stiamo facendo e quello che faremo in futuro: non serve a niente lamentarsi. Vogliamo giocare una finale di Coppa Italia, alla fine quando smetti di giocare e vai nella stanzetta con i ricordi le foto con le coppe contano più di qualsiasi cosa. Abbiamo la possibilità di vincerla, alla fine si dà troppo per scontata la Coppa Italia o la Supercoppa, ma è difficile. Tanti campioni non le hanno mai vinte»
FUTURO – «Tutti i giocatori della Juventus si giocano il loro futuro in ogni allenamento e in ogni partita. C’è una coda lunghissima di giocatori che vogliono venire alla Juve, è normale sentirsi giudicato ed è normale sentire la pressione di giocare con questa maglia addosso: io ho sempre detto che do tutto per vincere, per la squadra, per i compagni e per i tifosi. Mi sento molto bene alla Juve, poi non dovete chiedere a me, però sono contento di essere qui, arrivare ogni giorno alla Continassa. I miei figli mi chiedono di mettere l’inno della Juve: sono felice, ma sarò ancora più felice se a fine anno porteremo a casa una coppa».