Editoriale

I pruriti blaugrana di Morata inguaiano la Juventus

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Capodanno di riflessione in casa Juventus: i desideri di Alvaro Morata impongono un mercato particolarmente delicato ai bianconeri

Tutto si poteva immaginare alla Continassa, tranne di dover trascorrere un Capodanno con il chiodo fisso Morata. Il 2021 era già stato di per sé un anno nel complesso deludente e quasi opprimente, la sua conclusione non ha portato un sospiro di sollievo bensì nuovi pensieri sbattuti in prima pagina.

La chiamata, per molti versi onestamente inattesa, arrivata da Barcellona ha scombinato i piani. Quelli del centravanti spagnolo in primis, solleticato dall’idea di trovare stabilità dopo lo scarso feeling con Simeone all’Atletico Madrid e il parcheggio in bianconero.

Un “affitto” che la Juventus ha pagato salatamente in questi due anni, scelta che nel complesso è impossibile apprezzare dal punto di vista tecnico come da quello economico. E così il club di Andrea Agnelli si ritrova a cercare una quadra complicata, assecondando i desideri di Alvaro per non dover gestire in casa un giocatore scontento che non si ha nemmeno l’intenzione di riscattare a fine stagione.

Al netto degli incastri che dovranno costruire Colchoneros e blaugrana, la vera patata bollente è nelle mani di Cherubini. Al Direttore della Juve il compito di scandagliare il calciomercato in fretta e furia, con il rischio concreto di incappare in nuove scelte quantomeno pericolose.

Come definire altrimenti Mauro Icardi? Il centravanti prima scelta di Max Allegri sarebbe una clamorosa scommessa, per di più dopo averne apprezzato le generose rotondità messe su di questi tempi. Un ulteriore malus nel contesto di una carriera in evidente declino, sul piano della connessione mentale e professionale prima ancora che su quello calcistico.

Ma è evidente che qualsiasi altro nome sul piatto debba avere un peso specifico non indifferente. Per quanto criticabile, Morata non può essere sostituito con superficialità. Vlahovic sogno irraggiungibile, Scamacca desiderio complicato prima di giugno, le opzioni più percorribili restano quelle a costo zero o giù di lì.

Meglio Cavani di Milik, in questo senso, ma stupisce anche la bocciatura di quel Depay che il Barcellona ha prospettato ai bianconeri come contropartita. L’olandese non convince il tecnico livornese per le sue caratteristiche, eppure rappresenterebbe davvero un salto di qualità in termini squisitamente tecnici. In ogni caso, una partita delicatissima come poche.

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