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Monza Galliani: «Oggi il pensiero va a Berlusconi»

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Le parole di Adriano Galliani, amministratore delegato del Monza, prima del calcio d’inizio della sfida con il Milan

Adriano Galliani ha parlato ai microfoni di DAZN prima del calcio d’inizio di MonzaMilan. Di seguito le sue parole.

SECONDO ANNO DI A – «Al primo anno di Serie A non conoscevano i nostri giocatori, adesso ci conoscono tutti bene e ci prendono le contromisure. C’è differenza rispetto allo scorso anno ma è dovuto alla maggior conoscenza di come gioca il Monza»

MONZA – «Ci si abitua a tutto, l’anno scorso era un miracolo ora si storce la bocca se si perde con l’Inter. Mentre quest’anno sembra scontato, ma stiamo facendo un buon campionato e abbiamo una buona squadra. Il campionato di Serie A ha due campionati da 10: nelle seconde 10 siamo primi e il livello delle seconde 10 si è alzato»

CENA – «C’è stata con Scaroni e Ibra, ma abbiamo mangiato poco. Ibra è senza pancia, beato lui come fa a rimanere sempre così. abbiamo parlato tanto di calcio, di vita e del presidente Berlusconi. Stasera penso a lui che ha portato ai vertici del mondo il Milan e il Monza. Il Milan era andato in serie B e poi ha vinto Champions, il Monza era in Serie C… ora l’undicesimo posto»

IBRA – «Ibra è un ragazzo intelligentissimo e mi ha detto in privato che come tutte le professioni bisogna imparare a fare tutto. Ha l’umiltà di capire che bisogna imparare e di sicuro diventerà un grande dirigente. Ibra è una persona meravigliosa, quando gli chiedi un messaggino per un malato ti arriva il video poco dopo. Stasera gli ho detto che era scarso da calciatore ma bravo da dirigente. Poteva arrivare al Milan nel 2006, poi però l’Inter ci sorpassò e non riuscimmo»

MILAN DEL PASSATO – «Avevamo una grande squadra, quel Milan aveva giocatori straordinari. Ci sono molti giocatori forti anche adesso ma non commento, faccio l’umile dirigente del Monza»

DI GREGORIO COME ABBIATI – «Abbiati è stato facilitato dal fatto che un monzese faceva il direttore del Milan… Ora non parliamo di mercato»

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