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Monza, Cragno: «Durissima lasciare il Cagliari, qui c’è un’energia positiva»
Il neo portiere del Monza Cragno ha parlato dell’addio al Cagliari e della sua nuova avventura in Brianza
Alessio Cragno, neo portiere del Monza, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato del suo addio al Cagliari e dell’arrivo nel club brianzolo.
ADDIO CAGLIARI – «Sono stati giorni non facili. A Cagliari mi sentivo a casa, è stata durissima. Ero e sono affezionato a quella piazza. Nella vita bisogna sempre ripartire, quando si cade bisogna rialzarsi. E la chiamata del Monza mi ha reso felice».
ENERGIA POSITIVA – «Qui c’è proprio la spinta dell’energia positiva che si sente e che deriva dalla promozione. E questa energia deve essere la nostra forza per tutto l’anno. Faremo tutto con una libertà di spirito che sarà la chiave per fare bene».
IMPATTO BERLUSCONI-GALLIANI – «Molto positivo, si vede l’organizzazione e il livello elevati. Hanno fatto la storia non solo del calcio, ma dello sport italiano».
SERIE A – «Si dice sempre che il nostro campionato perde i migliori a vantaggio di altri tornei. A me sembra che invece qui tornino: Pogba, Lukaku…. Il calendario spezzato dal Mondiale? Dovremo essere bravi a finire bene prima della sosta perché ci permetterà di lavorare serenamente in quelle settimane».
CAPARBIETA E PERSEVERANZA – «Nessuno mi ha mai regalato niente, ciò che ho ottenuto lo sento mio. Mi sono fatto in quattro, c’era sempre qualcosa che non andava in me: una volta i piedi, una volta l’altezza, una volta dicevano “sì è bravino, ma chissà…”. Non ho mai avuto problemi a rimettermi in gioco. Ho dimostrato di poterci stare in A e di meritare la Nazionale».
NUMERO DI MAGLIA – «Il 28? Parte tutto dal mio giorno di nascita, ma poi è anche la somma dei giorni di nascita di mia moglie Silvia, il 17, e delle mie figlie, Benedetta e Vittoria, il 10 e l’1. Ma lo cambierò, è di Colpani (sorride, ndr)».
STROPPA – «Esigente, ha richieste specifiche anche per noi portieri».