2014
Montella: “Sono fiero della gara disputata dai miei”.
Vittoria secca a Catania ed il terzo posto si riavvicina
Una Fiorentina funambolica espugna senza tanti patemi il campo del Massimino. Un successo che permette ai Viola di accorciare il distacco dal Napoli, bloccato sul campo del Bologna. A fine gara, ai microfoni di CalcioNews24.com, il tecnico della Fiorentina, Vincenzo Montella, ha analizzato il rotondo successo contro la squadra che lo ha lanciato nel firmamento della Serie A: “Mi dispiace vedere il Catania in questa condizione di classifica. Nel preparare questo match, ho analizzato l’andamento dei rossazzurri e sicuramente c’è stata molta sfortuna a causa dei tanti infortuni. Con il pieno organico sono convinto che possa salvarsi. Sono solidale con il collega Maran e spero che questa squadra possa salvarsi, ma bisogna restare uniti. Oggi il Catania è partito molto forte, ma ha trovato una Fiorentina che ha risposto colpo su colpo. Alle prime difficoltà poi si sono disuniti permettendoci di chiudere la gara. Sono fiero della gara disputata dai miei. Se non fossimo stati perfetti, oggi sarebbe stata una gara difficile. Non dobbiamo guardare la classifica, ma continuare il nostro processo di maturazione. Il Catania paga la partenza di Gomez? Tutti gli addetti ai lavori avevano attribuito alla dirigenza etnea un buon mercato estivo. Certamente Gomez ha caratteristiche particolari che non sono facili da trovare. L’uscita di Matri? Speriamo di non avere altri problemi in attacco, sennò saremo costretti a schierare un difensore in avanti. Il battibecco con Maran? Abbiamo per qualche secondo discusso in merito a qualche fallo di troppo di Spolli non redarguito dall’arbitro. Non c’è stato nessuno screzio. La crescita di Mati Fernandez? E’ dura tenere fuori chiunque. Sta avendo una buona crescita, ma ci sono altri elementi che meritano spazio e sono attualmente in panchina. Vargas? Mi auguravo il suo recupero. Ha iniziato a fare nuovamente la vita d’atleta e per la Fiorentina è certamente una risorsa in più”.
Dal nostro corrispondente
Andrea Mazzeo