2017
Montella sulla Roma: «Tornare? Magari nello stadio nuovo. Maldini? I soldi ci sono»
Le parole di Vincenzo Montella, allenatore del Milan, in conferenza stampa, alla vigilia della sfida con la Roma. Le sue dichiarazioni
Vigilia di Milan–Roma. Vincenzo Montella, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dell’incontro con i giallorossi: «Veniamo da due pessimi risultati, dobbiamo prendere dei punti, magari quelli persi all’andata. Le parole di Maldini? Ho grande rispetto per Paolo, ci siamo frequentati e nutro grande stima per lui e non posso commentare le sue parole perché non è all’interno della società. Io vedo la proprietà, vedo un management sempre presente, ognuno ha il suo punto di vista ma qui stiamo lavorando e stiamo provando a costruire. Squalifica Muntari? L’arbitro ha attuato il regolamento, è lì per applicare il regolamento ma ieri con la sentenza è stato messo davanti a tutto il diritto dell’uomo. Roma? Siete concentrati anche sugli avversari rispetto alle ultime due partite dove le domande mi hanno fatto un po’ innervosire. La Roma è una squadra capace di tutto, mi auguro di trovarla ferita e non arrabbiata. Lottano per il secondo posto, fino a poco fa lottavano per il primo. Sono forti ma noi dobbiamo avere quel pizzico di rabbia in più per fare la nostra partita. A Roma all’andata facemmo una ottima partita ma tornammo a casa con 0 punti, conta il risultato quando giochi bene e a noi giocammo meglio ma portammo a casa 0 punti e domani dobbiamo fare meglio. Totti? E’ nato un bel rapporto nel tempo, non ci sentiamo mai, ci vediamo perché le nostre mogli ci riuniscono ma c’è grande stima e rispetto. A San Siro ha fatto grandi cose e mi auguro che non giochi. E’ un grandissimo campione, ha fatto il meglio per il calcio italiano e per la Roma, gli auguro di scegliere il meglio».
LA CONFERENZA STAMPA DI VINCENZO MONTELLA PRIMA DI MILAN vs ROMA – «Io vorrei che la squadra non pensasse al passato ma che si costruisse il futuro attraverso il presente, come stiamo facendo, perché sono contento dell’andamento delle ultime settimane perché si stanno allenando con grandissima intensità, abbiamo alzato il livello d’allenamento, c’è competitività, speriamo di vedere tutto questo anche in campo. Futuro? Io sono sereno e so come vanno le faccende di campo e di calcio in generale. Mi è stata dimostrata piena stima con le parole e la vedo ogni giorno e i calciatori non hanno alibi. Soffriamo le squadre che sono compatte e con Empoli e Crotone è difficile mettersi ad aspettare perché indossi la maglia del Milan e devi fare un certo tipo di gioco. Noi creiamo tanto ma non abbiamo concretizzato quanto creato. Dobbiamo migliorare, devo cambiare qualcosa nella testa dei calciatori, bisogna pensare di più al gol, di più a come arrivarci e poi trasformarlo in campo. Lapadula? E’ cresciuto fisicamente rispetto a gennaio. 39 punti all’andata e 20 al ritorno? Abbiamo fatto 6 punti in più rispetto al valore della squadra all’andata e 6 punti in meno al ritorno. Perché uno scommettitore dovrebbe puntare sul Milan domani? Mio padre mi ha sempre insegnato che per vincere bisogna non giocare, non mi piace scommettere. Bacca? Sta bene, devo fare una scelta di volta in volta, ma si sta allenando molto bene. Io alla Roma? L’ho già allenata, ho fatto tutte le competizioni sulla panchina della Roma, magari nello stadio nuovo…Non vogliamo andare in Europa League? L’Europa League ti permette di qualificarti alla Champions e ti permette anche di giocare la finale della Supercoppa, oltre al prestigio della competizione, se un giocatore non ha questa ambizione deve cambiare mestiere. Spalletti? Molto bravo a livello tattico, riesce a cambiare squadra in corsa e devi essere sempre concentrato perché può avere una intuizione da un momento all’altro. De Sciglio? E’ stimato dalla parte tecnica e dalla società, accetto i fischi del pubblico ma quando un giocatore viene fischiato mi sento fischiato anch’io e mi auguro che ci sia una tregua. Donnarumma capitano? E’ un bambino. Come mio personalissimo pensiero, sono contrario al portiere capitano perché è lontano per parlare con l’arbitro, è lontano dai compagni e dall’azione, poi potrei sempre cambiare idea».