Vincenzo Montella presenta la sfida con la Roma: «Sento aria diversa. Bonucci non sarà mai un problema»

Il Milan è atteso dal big match di San Siro contro la Roma. I rossoneri arrivano da una settimana tribolata dopo la sconfitta con la Sampdoria e la risicata vittoria di Europa League contro il Rijeka. Il tecnico Montella, che ha parlato in conferenza stampa in vista della partita, si sente fiducioso: «Sento un’aria di cambiamento, a mio modo di vedere la squadra si è sbloccata e non ha più ansia, ha fatto quella svolta definitiva. Il terzo goal al Rijeka dimostra che abbiamo l’orgoglio di crederci fino alla fine ed il coraggio giusto. Magari se Gigio avesse parato il rigore non avremmo avuto questo step».

L’allenatore ha ricevuto tante critiche da stampa e tifosi: «Mi sembra ci siano state troppe critiche nei nostri confronti, anche perchè ci dimentichiamo che abbiamo attuato una vera e propria rivoluzione. Le fondamenta sono sì i calciatori, ma occorre anche costruire tutto attorno ad una casa. Detto questo, è vero che dobbiamo arrivare in Champions League».

Sulle prestazioni di Bonucci: «Non sarà mai un problema. Chiaro che è consapevole che deve migliorare, ma ce lo teniamo stretto perchè è l’unico che sa come si vince e che può insegnarlo ai compagni. Non capisco come si faccia a dire che ci siamo pentiti di acquistare Bonucci. Per fortuna lui è forte ed accetta tutto. Leggo però cose inesatte in occasione del primo goal del Rijeka non è solo colpa sua, non doveva essere solo in quella situazione».

Montella poi ha tracciato la strada per il futuro tattico del suo Milan: «Ormai la linea delineata è quella della difesa a 3, non si cambia. Secondo me è il modulo che ci può garantire maggiori sicurezze. Preparatore atletico? Per adesso ci penso io, dopo la sosta sistemeremo le cose».

Sull’avversario, la Roma di Di Francesco: «Mi piacerebbe sia per noi che per i tifosi che quest’anno ci fosse gara vera, l’anno scorso ci hanno distanziato di 20 punti. Possiedono un attacco super ed hanno perso solamente una partita, c’è poco da dire su di loro. Voglio inoltre fare un caloroso saluto ad Eusebio, che considero un vero amico».