Milan, il processo a Montella: le quattro accuse principali - FOTO - Calcio News 24
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2017

Milan, il processo a Montella: le quattro accuse principali – FOTO

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Milan, il processo a Montella. Dirigenza rossonera non soddisfatta dall’andamento della squadra: all’allenatore si rimproverano l’atteggiamento, le scelte, la poca identità e poi le soluzioni sui singoli

Ancora un po’ di partite per salvare la panchina: Vincenzo Montella non è a rischio, il Milan però da questo momento riflette attentamente sul suo futuro. Soprattutto, il prossimo mese sarà infuocato per l’allenatore rossonero, che dovrà cercare di convincere i dirigenti circa la bontà del proprio lavoro (leggi anche: Milan, Montella ha 5 gare per salvare la panchina). Ieri, in quel di Milanello, c’è stato un acceso confronto tra la dirigenza, composta dal direttore sportivo Massimiliano Mirabelli e dall’amministratore delegato Marco Fassone, ed il tecnico. Montella si è scusato per l’atteggiamento della squadra contro la Sampdoria, ma ha anche rivendicato per sé la responsabilità finale di alcune scelte. Soprattutto quelle tattiche. Di fatto, però, i dirigenti milanisti gli hanno rimproverato in quattro punti, più o meno, ciò che secondo loro, ad oggi proprio non va.

  • L’ATTEGGIAMENTO DELLA SQUADRA – Ritenuto, come già detto, sin troppo sufficiente (nel senso di poco motivato). I giocatori in campo sembrano spaesati ed anche privi di carattere. Contro la Sampdoria il Milan erano molle, così come nella primissima sconfitta contro la Lazio: i rossoneri non affondano mai il colpo, anche quando potrebbero. Manca probabilmente ancora l’ossatura fondamentale del gruppo, ma di sicuro, al di là di qualche leader (come il neo-capitano Leonardo Bonucci), a mancare è soprattutto la personalità ed il carattere di molti giocatori adesso in rosa.
  • LE SCELTE DEGLI UOMINI – Il Milan ha speso 230 milioni sul mercato, ma per il momento Montella non ha scommesso più di tanto suoi nuovi arrivi: perché? Emblematico il caso di André Silva in attacco, ma anche Hakan Calhanoglu sembra faticare a trovare un posto. Alcune scelte dei nuovi poi, sono discutibili a prescindere, come quella di Fabio Borini: doveva essere un rincalzo, Montella lo ha utilizzato pure quando le prestazioni del giocatore in campo dovevano riportare a decisioni diverse…

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  • POSIZIONE IN CAMPO DI SUSO E BONAVENTURA – Il primo utilizzato come seconda punta, quando in verità ha sempre fatto la differenza da esterno. Il secondo invece in una posizione troppo anonima, quasi al centro del campo, invece che con la possibilità di saltare l’uomo dietro le punta per lanciare la manovra offensiva. Il problema è il modulo: data per assodata la difesa a tre, forse in mezzo al campo ci sarebbero un po’ troppi uomini. Il 3-5-2 non ancora la soluzione ottimale e, per rilanciare magari i due di cui sopra, potrebbe tornare utile un 3-4-3 o, se preferite, un 3-3-1-3, con un trequartista (Giacomo Bonaventura o pure lo stesso Calhanoglu).
  • RITARDO SU UNA PRECISA IDENTITÀ DI SQUADRA – Troppi schemi, troppi cambiamenti, effettivamente tanti moduli e poche idee concrete. Va bene che siano i media ad ipotizzare varie soluzioni, ma nella mente di Montella non pare esserci al momento una soluzione in grado di sovrastare tutte le altre e su cui puntare senza troppe esitazioni. Anche nella scelta degli uomini, si fatica a ritrovare l’ossatura del gruppo vero e proprio. Va ricercata alla svelta un’identità che ridia al Milan slancio…

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