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Montella: «In Turchia miglior stagione da allenatore. Pirlo vieni anche tu»

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L’allenatore dell’Adana Demirspor Montella ha parlato della sua prima stagione sulla panchina del club turco

Vincenzo Montella, allenatore dell’Adana Demirspor, in una intervista a La Gazzetta dello Sport ha parlato della sua prima stagione sulla panchina della squadra turca.

PRIMA STAGIONE – «Le aspettative erano limitate, quel 4-0 preso subito è stato salutare. Una secchiata di acqua gelida. Vincenzo, mi sono detto, ora o mai più. Siamo saliti in fretta, arrivati fino al quarto posto e per 5-6 mesi abbiamo occupato una classifica importante. Siamo stati la rivelazione e portato diverse novità tattiche, ma quando non sei abituato ad alzare così tanto l’asticella è normale avere poi un piccolo calo. Ci sono mancati alcuni giocatori importanti, avevamo pochi ricambi e abbiamo perso un po’ di punti e posizioni. Ci è venuto un po’ il braccino corto. Ma abbiamo chiuso l’annata con una grande vittoria per 7-0. È stata forse la stagione più soddisfacente della mia carriera. Ho visto crescere un pensiero, i giocatori, il gruppo. Mi sono divertito molto». 

BALOTELLI IN NAZIONALE«Ne sono stato felice, sapevo quanto ci tenesse, ma l’allenatore non può se il giocatore non ci mette lavoro, entusiasmo, positività. Lui l’ha fatto. Il resto gliel’ha dato madre natura, perché Mario al calcio sa giocare». 

AKGUN-ROMA – «No, non ho parlato con Josè, ma glielo consiglierei se ne avessi l’opportunità. E’ forte, scattante, veloce, tecnico, sa fare assist e segnare, vede linee di passaggio e mira sempre agli angoli».

PIRLO IN TURCHIA – «Mi farebbe piacere. Il campionato turco è di buon livello, anche qui sono decisivi i particolari, e noi tecnici italiani possiamo aiutare a farlo crescere ancora. Non dico che siamo i più bravi, ma portiamo con noi una grande scuola dal punto di vista tattico».

RITORNO IN SERIE A – «o vissuto un anno speciale, sono pronto a continuare il lavoro e a migliorarlo se mi verranno concesse le possibilità. Quando tornerò in Italia sarò certamente un tecnico e un uomo migliore. Lo sa che ho pure imparato ad esultare in panchina dopo un gol? Non lo facevo mai, mi sono sbloccato…».

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