2016
Montella: «Genoa? Ora viene il difficile. Sugli obiettivi…»
Vincenzo Montella, allenatore del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match con il Genoa dicendo la sua sulla gara della decima giornata di A
Vincenzo Montella non si fida del Genoa. Il tecnico del Milan è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Genoa – Milan, presentando così il match: «Niang e Donnarumma stanno meglio, non ci saranno Antonelli e Calabria. Vedremo Zapata, forse lo convochiamo. Domani prenderò le decisioni definitive, l’idea è quello di cambiare un uomo per reparto, vedremo se sarà possibile farlo. Locatelli? È giovane ed è più fresco degli altri. Abbiamo festeggiato dopo la vittoria di sabato ma ora dobbiamo pensare al Genoa. Credo che la partita di domani sarà molto delicata: c’è bisogno del massimo agonismo e a livello fisico bisogna arrivare al meglio. Il Genoa è una formazione difficile da affrontare, soprattutto dal punto di vista tattico. Dovremo essere bravi a mettere in campo tutte le nostre qualità tecniche che sono superiori a loro. Juric è un po’ il figlio di Gasperini. Porta avanti il lavoro del suo predecessore e sta facendo bene.».
IL COMMENTO – Prosegue il tecnico rossonero: «Obiettivi? Mi piace essere ottimista e sincero: la Fiorentina e l’Inter nello scorso anno sono state davanti per gran parte della stagione e hanno chiuso la classifica al quarto e quinto posto. Il campionato è lungo. La Juventus è una grandissima squadra. La vittoria contro i bianconeri può far crescere l’autostima ma dobbiamo mantenere lo spirito giusto. Il cambio di Niang con la Juve? L’ho deciso io, non lo staff medico. Non stava bene e ho preso questa decisione. I tifosi ci seguono con più entusiasmo e questa cosa è molto positiva. Il tifoso si identifica nella propria passione e vedere questa cosa in costante crescita mi fa piacere. I nostri giovani hanno un grande equilibrio che parte da lontano, e questa cosa è molto positiva. Arbitri? Rivedendo il gol annullato alla Juve ho notato che Benatia ha influito sui tempi di uscita di Donnarumma. Premetto che sono favorevole alla tecnologia, ma questo episodio è davvero al limite e qualsiasi scelta avrebbe scontentato tutti. Berlusconi? Sognava una formazione tutta italiana e ha avuto ragione».