2016
Montella: «Montolivo insostituibile, fiducia in Locatelli»
Manuel Locatelli, 18 anni, può trovare continuità con l’assenza di Montolivo? E chi arriverà a centrocampo a gennaio? Donnarumma rinnova? Tutte le risposte di Vincenzo Montella, allenatore del Milan
L’assenza di Riccardo Montolivo, infortunatosi con la Nazionale e out per i prossimi mesi, potrebbe rivelarsi un trampolino per l’esperienza del giovane Manuel Locatelli, centrocampista del Milan classe 1988 che ha recentemente trovato il suo primo gol in carriera nel campionato italiano di Serie A. Vincenzo Montella, tecnico dei rossoneri, tuttavia avverte l’ambiente della fondamentale importanza di Montolivo nel centrocampo rossonero sottolineando il fatto di come la sua assenza non sia una roba da poco. «Credo sia quasi insostituibile, garantisce le due fasi, ha un peso in squadra e nello spogliatoio. Sarà una perdita anche maggiore di quanto si possa pensare. Essendo il capitano, uno dei giocatori più rappresentativi, presente in questi ultimi anni di risultati inferiori alle aspettative è stato il più preso di mira – afferma Montella nell’intervista odierna con Il Corriere della Sera – Giocare per il Milan comporta anche farsi scivolare tutto addosso» conclude in merito alle tante critiche piovute sul centrocampista ex Fiorentina.
DESIDERI E RINNOVI – Come detto, però, da una sciagura potrebbe sbocciare qualcosa di florido, come l’esplosione di Manuel Locatelli in Serie A. Montella, da questo punto di vista è già bello che convinto: «Locatelli già pronto? Nelle ultime partite è entrato sempre in momenti decisivi, quindi ha la mia massima fiducia. Nel contempo bisogna ricordare che ha 5-6 spezzoni di partite in Serie A. Mi sarebbe piaciuto farlo crescere più lentamente» per poi accennare anche al prossimo calciomercato di gennaio: «Desideri? Ci servirebbe un giocatore con le caratteristiche di Montolivo, che sappia giocare anche in un centrocampo a due. Fabregas? Non ha proprio quelle caratteristiche. Sul rinnovo di Donnarumma, Raiola fa il suo mestiere, poi ci penserà la società».