2017
Montella in conferenza: «Bisogna essere uniti. Kalinic gioca, su Bonucci…»
Le parole di Vincenzo Montella alla vigilia di Milan-Genoa, match valido per la nona giornata di Serie A Tim 2017/2018
Vincenzo Montella, tecnico del Milan, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Genoa di Ivan Juric: «Sarà un match sporco, difficile. Bisogna fare qualcosa di più a livello caratteriale. Contro l’Aek abbiamo creato tante occasioni da goal, le due squadre erano simili. Col Genoa dovrà essere una concreta. I nomi che circolano per la panchina rossonera? Io resto lucido e motivato. Citerò Churchill: “Il successo è l’abilità di passare da un fallimento all’altro senza perdere entusiasmo”. Sono felice di allenare il Milan come il primo giorno, ma so bene quali sono i rischi del mestiere. Ma la mia vita è sempre sta rischiosa: ho lasciato casa da bambino per sognare, ho rischiato quando ho accettato di allenare la Roma e quando ho allenato la Fiorentina dopo un periodo buio. Non mi spavento, anzi do il massimo. Le parole dopo il match di Europa League? Voglio che la mia squadra sia libera di testa. E’ questa la chiave per far scoccare quella scintilla che ci manca. E’ vero, siamo indietro di punti, ma per alcune statistiche, come quella dei tiri in porta, siamo tra i primi. Abbiamo bisogno di rabbia e unione. Il 3-4-3? Per quanto riguarda gli schemi, vengo solo parzialmente dietro ai vostri discorsi. Secondo me il calcio a questi livelli, è frutto di testa e interpretazione, anche perché la qualità c’è. Manca una formazione base? Non è vero, giocando ogni tre giorni è naturale che si cambi».
Il tecnico ha poi continuato: «Mirabelli? Non è successo nulla, abbiamo un rapporto solido. Si è creato dopo la scorsa stagione, e dopo ogni partita ci riuniamo. Lui poi è normale che deve fare le sue valutazioni ed essere professionale. Le scelte però sono frutto della mia testa, anche se la società è molto vicina. Anzi li ringrazio, perché hanno deciso di puntare su di me nonostante i tanti cambiamenti. La sua intervista? Ha detto cose ovvie. Ciò che pensa sia a me che a loro è la mancanza di vittorie. Se avessimo vinto con l’Inter, avrei fatto un’ottima strategia nei primi 45 minuti. Penso che tutti dobbiamo dimostrare di più, tra noi c’è unione e dobbiamo dimostrarlo al pubblico. I fischi dei tifosi? Siamo la seconda squadra dopo il Napoli ad aver calciato di più verso la porta avversaria. I tifosi domani potrebbero fischiare anche dopo un retropassaggio. Dobbiamo avere fiducia e coraggio nelle giocate. Se ci manca il carattere? Sì, sono d’accordo. Penso che individualmente possiamo dimostrare di più. Società e allenatore devono capire che bisogna stare più vicini ai calciatori. Se ho commesso errori? Certo, qualche errore lo avrò commesso, è logico. Sono però motivato e ottimista, siamo vicini a trovare la password e passare al prossimo step. Non mi sento di passaggio, nei cambiamenti radicali c’è sempre bisogno di testo: basti pensare a Guardiola con il City o Mourinho con lo United. Le difficoltà dei nuovi? Penso sia un problema di testa, non di fisico. I nostri calciatori sono destinati a fare meglio. Se parliamo in modo razionale, possiamo dire di aver fatto 70 minuti buoni contro la Roma. Solo 45 con l’Inter, ma li tengo stretti. Abbiamo qualità, bisogna mostrarla. Tabelle? Non ne faccio, penso alla prossima partita. Kalinic e André Silva? Nikola giocherà, André Silva è un valore, finora è quello che ha segnato di più con noi e con la nazionale portoghese. Bonucci? A breve vedremo il giocatore che tutti hanno sognato quest’estate. Sta migliorando, è chiaro che in questo momento stia pagando più di altri».