2009

Mondiali 2010, lo spareggio dice Algeria

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Clima teso in Sudan per il derby maghrebino tra Algeria ed Egitto. Chi vince va in Sud Africa, chi perde a casa.

15000 poliziotti a dividere le tifoserie dopo la sassaiola contro il pulman degli algerini della settimana scorsa al Cairo, l’operazione anti-guerriglia sugli spalti riesce, ma in campo la tensione è massima con il primo accenno di rissa addirittura dopo soli 40 secondi per un fallo di Beljhadi.

A decidere il match è il difensore Yahia di proprietà  del Bochum, squadra della Bundesliga tedesca, che su un calcio di punizione viene dimenticato dalla difesa egiziana e così ha tutto il tempo per stoppare e piazzare la palla sotto la traversa: di sicuro il gol più pesante della sua carriera, che vale in terzo mondiale della storia del calcio algerino.

L’Egitto però non demorde: prima evita il tracollo grazie alle parate del portiere El Hadary, poi mette paura agli avversari trascinato dalle sue stelle Zidan ed Aboutrika, ma l’impeto dei faraoni lentamente si spegne contro il bunker della difesa dell’Algeria.

Il resto è la festa dei biancoverdi, che portano al mondiale altri due “italiani”: Meghni della Lazio e Ghezzal del Siena.

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