Mondiale femminile: il gol di Girelli non è un k.o., l'Argentina ci crede ancora
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Mondiale femminile: il gol di Girelli non è un k.o., l’Argentina ci crede ancora

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Mondiale femminile: per l’Argentina il gol di Girelli non sarebbe una vera e propria sconfitta. L’Albiceleste ci crede

Il Commissario Tecnico German Portanova ha sottolineato in conferenza: «Non siamo venuti qui per giocare una partita, siamo venuti per disputare una Coppa del Mondo». Nessun dramma, amaro in bocca per il verdetto ma accettazione e analisi della sconfitta, consapevolezza che è un girone equilibrato come dimostrano i due successi di misura di Italia e Svezia. La qualificazione per gli ottavi è ancora possibile, passa ovviamente da un successo nello scontro diretto contro l’altra squadra a zero punti, il Sudafrica. Sono queste le reazioni prevalenti in casa Argentina dopo l’esordio che ha visto l’Albiceleste mancare il pari con l’Italia in dirittura d’arrivo grazie alla rete di Cristiana Girelli al minuto 87. E così come le azzurre sanno bene di non potersi ancora sentire sicure, le sudamericane ritengono di non essere fuori dai giochi.

Su Olé, la giornalista Caterina Sarrabayrouse spiega il passaggio a vuoto con la mancanza di precisione nella fase terminale dell’azione e sottolinea come la fisicità delle italiane si sia fatta sentire, in una gara dove peraltro il numero di 36 falli è stato davvero esagerato. Non boccia nessuna delle componenti della sua nazionale, non ci sono insufficienze in pagella. Anche le due protagoniste in negativo dell’azione decisiva: il portiere Vanina Correa viene premiata con un 7 per gli interventi precedenti, pur sottolineando un difetto di posizionamento sul colpo di testa della nostra numero 10. Quanto a Eliana Stabile, che ha perso il duello aereo, viene salvata col 6 perché «non poteva calcolare con precisione dove la palla sarebbe caduta», un modo per lodare la parabola disegnata perfettamente da Lisa Boattin.
Delfina Corti, firma de La Nacion, ha sottolineato il buon ordine tattico dell’Argentina nella prima frazione di gioco. Ma l’Italia, a suo dire, ha prevalso nella ripresa evidenziando un livello di forma fisica maggiore, che l’ha portata a esercitare una chiara e continua supremazia territoriale.