2015
Mohamed Salah: occasione persa dalla Roma, colta dalla Fiorentina
Il ragazzo ha pagato quanto avvenuto in Champions League due anni fa: ma era davvero necessario?
SUBITO GRANDE – È arrivato in sordina, quasi come un rinforzo necessario da prendere ma su cui i più non avrebbero scommesso un euro, l’ennesimo giocatore mancino alla corte di Montella, eppure Mohamed Salah ha stupito tutti. La barba incolta e i tratti egiziani potrebbero trarre in inganno riguardo la sua età, ma Salah è solo un classe 1992. Nato a Baison il 15 giugno, Salah si addentra nel calcio professionistico nel 2008, a 16 anni, iniziando a giocare nell’Al-Mokawloon, una società militante nel campionato egiziano. Il ragazzo nasce come trequartista destro, posizione che gli permette di poter rientrare sul suo piede preferito, il sinistro, e mettere in mostra tutta la sua tecnica. All’occorrenza gioca anche ala, sia a destra che a sinistra, caratteristica, questa, che lo rende molto duttile. Il primo gol da professionista lo segna nel 2010, contro l’Al-Ahly, ma la competizione che accresce la sua notorietà tra gli addetti ai lavori è il Mondiale Under-20 giocatosi in Colombia nel 2011. In Sudamerica Salah gioca 4 partite e segna una rete negli ottavi di finale contro l’Argentina, ma gli osservatori si accorgono subito delle sue potenzialità: rapidità e tecnica devastanti, capacità di saltare il difensore con facilità negli uno-contro-uno, e buon tiro. L’unico difetto che gli viene riscontrato è l’essere un po’ lezioso in certi frangenti, ma col tempo Salah ha saputo perfezionarsi, riuscendo a diventare più concreto. I più lesti di tutti sono gli uomini del Basilea, che nell’aprile del 2012 ufficializzano l’arrivo di Salah per il 1° luglio prossimo: il ragazzo ha firmato per quattro stagioni col club svizzero.
OCCASIONE SPRECATA? – Salah arriva al Basilea per sfondare. E ce la fa. Inizia a giocare dalla quinta giornata di campionato in poi, essendo stato infortunato, ed il primo gol arriva alla sesta partita, contro il Losanna, mentre la prima segnatura in campo internazionale arriva nell’aprile del 2013, nella gara di ritorno dei quarti di Europa League contro il Tottenham, gara che gli svizzeri si aggiudicheranno ai rigori. Il Basilea esce però dall’Europa League in semifinale, contro il Chelsea, ma Salah timbra il cartellino contro quella che sarà la sua futura squadra nel match di ritorno, allo Stamford Bridge. Si vede subito che il giocatore è diventato più concreto: poche giocate con tacco e punta, diversi gol e molti assist per i compagni. Il ragazzo, soprannominato il Messi d’Egitto, non passa certo inosservato, ed è proprio il Chelsea ad accaparrarselo nel gennaio del 2014, per 15 milioni di euro. Ma l’avventura in Premier League dura solo un anno. Il debutto nel campionato inglese avviene l’8 febbraio, contro il Newcastle, mentre la prima rete arriva nel 6-0 contro l’Arsenal, gara in cui Salah realizza l’ultimo gol dell’incontro. Nel Chelsea di Mourinho però Salah non è titolare: a sinistra gioca l’intoccabile Hazard, e sulla destra la competizione è tanta, con Schurrle e Willian che si davano già battaglia prima dell’arrivo dell’egiziano. E così Salah lascia Londra il gennaio scorso, per accasarsi alla Fiorentina nell’ambito dell’affare che porterà Cuadrado ai Blues. Ma le polemiche non sono poche.
«FORSE ABBIAMO FATTO L’AFFARE» – L’antefatto è questo: due anni fa il Basilea doveva affrontare il Maccabi Tel Aviv in Champions League; prima della partita, Salah –che è egiziano e musulmano praticante- non strinse le mani ai giocatori avversari, e questo gesto permise all’opinione pubblica di bollarlo come antisionista. E questo è stato davvero un peccato. Lungi dal giudicare Salah come persona (ed ancor peggio sarebbe basare il proprio giudizio su motivi religiosi), bisogna dire che di certo l’episodio ha condizionato l’ultimo mercato del giocatore. Al Chelsea di Mourinho Salah non aveva più spazio, doveva cambiare: per prima si era mossa la Roma, che aveva bisogno di un giocatore capace di poter saltare l’uomo in facilità e arrivare al gol con nonchalance. L’arrivo nella capitale sfumò proprio a causa del passato di Salah, e di quanto accadde nel pre-partita contro il Maccabi. E di nuovo, questo è davvero un peccato. Sì, perché a Roma forse non si sarebbero aspettati che Salah avrebbe avuto un impatto devastante sul calcio italiano. Anche a Firenze si è sentito qualche mugugno, con le parole anti e semita ben distinte, ecco che però Salah ha convinto tutti a suon di gol: quattro, per la precisione, sono i gol messi a segno dal Messi d’Egitto in sei gare con la maglia viola. Montella lo ha detto più volte, scherzando ma non troppo: «Forse l’affare l’abbiamo fatto noi». E come dargli torto? Cuadrado ha giocato 17 gare, tutte da titolare, con la maglia della Fiorentina in stagione, segnando 4 gol in campionato, e uno in Europa League. Salah lo ha quasi raggiunto: quattro apparizioni in campionato, per un totale di 180 minuti, e già tre gol pesantissimi, che hanno portato 7 punti in casa viola, più la rete del 2-0 contro il Tottenham, che ha dato accesso alla Fiorentina agli ottavi di Europa League. L’ultima rete, in ordine cronologico, è quella segnata domenica sera a San Siro contro l’Inter. Certo, non sarà stata un capolavoro di tecnica, visto che è nata con la complicità di Handanovic, ma comunque lì c’era Salah, pronto a ribattere in rete ed espugnare anche Milano. Bisogna ricordare, per dovere di cronaca, che Salah è arrivato a Firenze in prestito, e la Fiorentina potrà rinnovare l’opzione per un altro anno: e poi quanto pagherà il club di Della Valle? “Solo” 18 milioni di euro per il riscatto del giocatore. E dire che l’egiziano avrebbe potuto vestire la casacca giallorossa, con cui avrebbe sicuramente (in questo momento si può dire senza patemi d’animo) figurato meglio di Doumbia, arrivato per sostituire Destro, ma che sta comunque scaldando lo stesso che occupava sulla panchina l’attuale numero 9 rossonero. Ancora, un peccato, specie se si pensa all’occasione che si è negata la Roma stessa con l’arrivo di Salah, e quella che ha negato allo stesso giocatore, il tutto basato su voci concesse a non-addetti-ai-lavori. Ma adesso per Salah arriva la vera occasione, ovvero il doppio confronto in Europa League. Rivincita? Può darsi.