2018

A tutto Moggi: «Agnelli e Allegri mi ascoltano. Non avrei preso CR7 e Bonucci. Scudetto all’Inter»

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Luciano Moggi, ex dirigente della Juventus, ha parlato del suo rapporto con Allegri e Agnelli e del mercato bianconero

«Con Andrea Agnelli mi sento spesso. E’ un ragazzo sveglio. E’ stato con noi 12 anni e ha imparato tutto. Lui lo sa bene che gli scudetti sono 36, tutti conquistati sul campo. Nessuno ha mai aiutato la Juve a vincere». Esordisce così Luciano Moggi nel corso di una lunga intervista concessa al Corriere dello Sport. L’ex dirigente della Juve ha parlato dell’operazione CR7: «Lì è roba Fiat. E comunque io Cristiano Ronaldo l’avevo comprato. Aveva 18 anni e giocava nello Sporting di Lisbona. Lo vidi e la mattina dopo firmai il contratto. Cinque miliardi più il nostro Salas, al quale avrei anche regalato un miliardo di buonuscita. Ma poi Salas preferì il River Plate e su Ronaldo arrivò il Manchester United. All’epoca era crisi nera alla Juve. Non avevamo una lira». L’ex dirigente ha confessato che non avrebbe comprato CR7 a 33 anni e soprattutto avrebbe venduto prima Higuain ma la Juve ha piazzato un’operazione di marketing straordinaria.

Moggi infatti ha confessato di aver prima ingaggiato Nedved, Thuram e Buffon perché nessuno sapeva niente di Zidane al Real, se lo avessero saputo, la Juve avrebbe dovuto sborsare molto di più per i tre giocatori. Big Luciano ha parlato anche dei consigli ad Allegri e dello scambio BonucciCaldara: «Euforia incontenibile dopo CR7? Pericolosa come tutti gli eccessi. Ho consigliato ad Allegri di stemperare. Lui mi ascolta. Se avrei ripreso Bonucci? No. Dare Caldara al Milan in cambio è stata una cazzata. Ma hanno dovuto farlo per evitare una pesante minusvalenza su Higuain». Chiosa sulla lotta Scudetto: «Lo vince l’Inter alla grande. Conosco poco Spalletti, mi sembra un prete quando parla, ma hanno fatto una gran squadra. Hanno preso un centrale difensivo forte, uno in mezzo al campo che tira la linea, Nainggolan, e un campionissimo là davanti, quel Martinez».

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