2016
La condenación della generazione 81
Dallas vince con lo zampino di Mauro Rosales e consolida il primato
I New York City di Vieira consolidano il primato della Eastern Conference vincendo in casa degli Impact, a Montreal. Blues che approfittano anche del pareggio nello scontro diretto tra Philadelphia Union e New York Red Bulls che seguono rispettivamente in seconda e in terza posizione. Brutta sconfitta per Toronto, che quando Giovinco non brilla, fatica a fare risultato, mentre Orlando non vince da quattro giornate. Le prime tre squadre della Western Conference, rispettivamente Dallas, Colorado Rapids e Los Angeles Galaxy, vincono e consolidano le loro posizioni. A seguire troviamo Real Salt Lake, Vancouver Whitecaps, Portland Timbers e Sporting Kansas City, quest’ultima fuori dalla zona playoff, ma a solo un punto di distanza dalla formazione dell’Oregon.
LA GIORNATA – Ha del clamoroso la sconfitta rimediata dai Toronto contro i San Jose Earthquakes, i quali sono riusciti a vincere 2-1 nonostante i due uomini in meno dal 53’. Vittoria per i New York City dove a lasciare il segno sono ancora una volta David Villa e Lampard, per il risultato finale di 3-1. Solo un pareggio per gli Orlando City di Kakà e Nocerino, che pur essendo un buon risultato contro una squadra del calibro di Vancouver, avrebbe avuto bisogno dei tre punti per poter continuare a sperare nei playoff. Vittoria di misura contro Houston per i Los Angeles Galaxy firmata Steven Gerrard, e per i Colorado Rapids contro Kansas City. Vince anche Dallas per 3-1 contro i Chicago Fire, dove a mettere il punto esclamativo sulla vittoria è stata una vecchia conoscenza del calcio europeo, Mauro Rosales. Risultato che conferma il primato della Western Conference per la formazione texana e l’ultima posizione della Eastern per la formazione dell’Illinois.
EX-PROMESSA – La sua carriera partì al Newell’s Old Boys, dove emerse tutto il suo talento. Con la nazionale argentina Under-20 vinse un Campionato Mondiale nel 2001 e tre anni dopo le Olimpiadi, chiaro segno che quella doveva essere una generazione d’oro. Quella formazione poteva contare tra gli altri su Javier Saviola, in quel periodo al Barcellona e conoscenza nostrana dopo l’esperienza al Verona, che vinse il premio di miglior giocatore e di miglior marcatore del torneo, su Andres D’Alessandro, Alejandro Dominguez e Maxi Rodriguez, tutti giocatori che avrebbero potuto avere una carriera molto più brillante di quella che hanno realmente avuto. Proprio Mauro Rosales sembrava essere uno dei più promettenti di quella formazione, così subito dopo la vittoria ad Atene, venne ingaggiato dall’Ajax, società sempre attenta ai nuovi talenti, che riuscì ad accaparrarselo nonostante le tante pretendenti. Il suo futuro sembrava già scritto, ma ben presto le cose non andarono come tutti si pensava. L’Ajax gli diede fiducia per tre stagioni, poi il ritorno in Argentina, al River Plate. Dopo tre stagioni altalenanti anche in patria, decise che era il momento di tentare una nuova avventura, così fu MLS, dove a volerlo più di tutti furono i Sounders di Seattle, successivamente passò ai Vancouver Whitecaps e, infine, la squadra attuale in cui milita, Dallas.