2015

Mirante: «Sampdoria? E’ ancora presto»

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Il portiere saluta il Parma e pensa al suo futuro: le sue dichiarazioni

Difficile da metabolizzare per Antonio Mirante la delusione per il fallimento del Parma, club a cui è stato legato per sei anni. Il portiere deve ora trovare una nuova sistemazione, ma il suo pensiero è comunque rivolto ai dipendenti del club ducale: «Sicuramente le colpe sono di chi gestiva la società: Ghirardi e Leonardi sono i principali responsabili, ma da ieri il mio pensiero è rivolto a quelle persone che lavoravano nel Parma da tantissimi anni e che ora dovranno ripartire da zero. Non parlo dei calciatori, ma dei dipendenti. Mi auguro che ci sia qualcuno che anche in Serie D decida di ripartire da loro», ha dichiarato Mirante ai microfoni di Radio Marte.

IL CONFRONTO – Mirante si consola con il ricordo del successo contro la Juventus, poi commenta la scelta di Antonio Cassano di andar via a stagione in corso: «La vittoria contro la Juventus ci ha regalato una giornata particolare. I tifosi ricorderanno la felicità per quella partita, forse l’unica gioia della stagione. Cassano? La sua è stata una scelta personale. Ad un certo punto della stagione ci siamo guardati tutti negli occhi e chi non era pronto a dare il massimo era libero di fare la propria scelta. La sua decisione è del tutto comprensibile».

IL FUTURO – Infine, il portiere ha parlato del suo futuro e delle voci di mercato: «Non so quanto ci vorrà per mettere da parte questa delusione, sono a Parma da sei anni. Aspetterò un paio di giorni, poi deciderò cosa fare con il mio procuratore. D’ora in poi ragionerò in modo diverso, essendo un giocatore svincolato. Vedremo cosa accadrà. Sampdoria? Sono orgoglioso per gli attestati di stima di Walter Zenga, ma è presto per parlarne. Fino a ieri cercavo di capire il futuro del Parma, ora devo pensare al mio».

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