Miracolo Samp: merito di Marotta o di Corvino?

La Sampdoria continua a stupire ed arrivati quasi alla fine della stagione, è giusto chiedersi che ruolo ha avuto il calciomercato degli ultimi anni, nei successi attuali della compagine blucerchiata. E se ci si fa questa domanda, viene subito in mente il calciomercato in uscita della Fiorentina: Zauri, Semioli, Palombo (tornando parecchi anni indietro ai tempi del fallimento della vecchia società  di Cecchi Gori), e soprattutto il Pazzo!
Molti di voi ricorderanno lo scudetto del Verona 1984-1985, quando con una squadra piena zeppa degli “scarti” di Juve e Fiorentina, Bagnoli ed i gialloblù furono protagonisti di una stagione straordinaria.
I tempi purtroppo sono cambiati (soldi e sudditanza psicologica degli arbitri oggi hanno un’importanza troppo diversa rispetto a 25 anni fa), e per una non big, lo scudetto al momento può essere rappresentato dal quarto posto, con relativa qualificazione per i preliminari di Champions League.
E’ toccato per qualche anno alla Fiorentina ed ora toccherà  ad una squadra tra Palermo e Sampdoria. I genovesi sulla carta hanno un calendario più difficile rispetto ai rosanero, ma è così da tante giornate a questa parte e pure continuano a vincere, grazie alle tantissime realizzazioni di Giampaolo Pazzini, quel giocatore giovane ed incredibilmente forte che Corvino pensò bene di svendere per la “ridicola” cifra di 9 milioni di euro, e che già  dopo sei mesi ne valeva almeno il doppio (al Chelsea fischiano le orecchie).
E’ vero che il ragazzo veniva da una stagione molto deludente, dove da titolare aveva segnato solo 9 gol in campionato con la Fiorentina, e agli europei under 21 precedenti aveva deluso, ma le qualità  erano indubbie e per la sua giovane età , andava parcheggiato, per poter poi esser ripreso una volta esploso definitivamente. Oggi non avrebbe più sofferto neanche la forza di chi gli stava davanti, vedi Gilardino (pagato 15 milioni e due anni meno giovane del Pazzo), che pare segnare meno di lui.
Ah Corvino Corvino, mentre continui a ritirare premi su premi per il tuo lavoro (a rischio delirio di Onnipotenza), rifletti anche sugli errori grossolani che commetti, e dei quali Pazzini rappresenta soltanto il più evidente!