2014

Milito: «Mancini sa cosa è l’Inter»

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Il “Principe”, ora al Racing, ha parlato in vista del derby

INTER MILITO – Dopo che l’Inter avrà disputato il derby, lui affronterà il River Plate: ci riferiamo a Diego Milito, che però farà di tutto per seguire almeno il primo tempo della stracittadina milanese prima di concentrarsi sul derby che vale una buona fetta di campionato: «Boh, dicevano che marchiavo i derby, ma era soprattutto il derby a marchiare me. Ogni volta che entravo a San Siro per quella partita sentivo qualcosa in più dentro la pancia: per l’ultima esattamente come per la prima, non mi è passata mai. Dormivo, ma era un sonno ansioso», ha dichiarato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport l’attaccante del Racing de Avellaneda, dove si è trasferito perché non voleva ancora ritirarsi dal calcio giocato.

L’AMICO – Milito ha parlato poi di Rodrigo Palacio, con il quale si è confrontato telefonicamente di recente: «Rodrigo è uno che si martella abbastanza, il problema è che a quel Mondiale gli hanno martellato, e infiltrato, molto anche la caviglia. Ma il peggio è passato, lo sento spesso al telefono e lo sento molto meglio: sono sicuro che giocherà un grande derby. Parlavamo soprattutto di quello che i tifosi si aspettavano da noi, ci dicevamo che c’è un campionato prima del derby e uno dopo. E che quella partita lì non si gioca, si vince».

OTTIMISMO – Il “Principe” resta fiducioso circa il cammino stagionale dell’Inter: «Anche questa è forte: ho visto molte partite, pure quella con il Cagliari purtroppo, e la mia impressione è che serva solo un po’ di tempo», ha spiegato Milito, che ha parlato poi di Mancini, Icardi e Zanetti: «Ha un vantaggio, e non è solo quello di conoscere l’ambiente, la Pinetina, San Siro. Soprattutto conosce il significato di essere l’Inter ed essere all’Inter. Aveva messo le basi ad una casa che Mourinho ha reso perfetta, può mettere le basi per costruirne un’altra. Icardi? Impressionante per quello che fa nonostante sia così giovane e per quanto può migliorare ancora. Zanetti? Non avete ancora visto il meglio di Zanetti da dirigente. Anche a lui serve solo un po’ di tempo: come all’Inter».

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