2016
Milan, nuovo allenatore: 3 ipotesi al vaglio
Da non escludere un compromesso tra le diverse correnti di pensiero
Dopo i funerali di Cesare Maldini hanno deciso di pranzare insieme per una rimpatriata, ma in realtà Silvio Berlusconi, Adriano Galliani e Arrigo Sacchi avrebbero parlato anche del futuro del Milan. Ieri l’amministratore delegato rossonero e l’ex allenatore hanno cercato di convincere il patron a non accelerare, perché c’è la sensazione che il presidente voglia promuovere Cristian Brocchi dalla Primavera in caso di sconfitta pesante contro la Juventus.
TRE CORRENTI E UN COMPROMESSO – Ma Berlusconi è affascinato dal giovane allenatore, che è considerato preparato, in grado di far giocare bene la squadra e soprattutto di poche pretese a livello economico. Galliani, invece, spinge per Marcello Lippi, che può costruire un Milan credibile e ha le doti umane per gestire lo spogliatoio. Una scelta che sarebbe stata avvallata a gennaio, se il Milan avesse perso in casa con la Fiorentina. Sacchi, invece, crede che Eusebio Di Francesco sia l’uomo giusto per il suo gioco offensivo e divertente, per la capacità di sorprendere gli avversari e per la crescita dei giovani. Andrebbe, però, ricomposta la frattura che si è aperta con le dichiarazioni di Berlusconi, che la settimana scorsa ha scartato pubblicamente la candidatura. L’allenatore del Sassuolo ha una chance in più, secondo La Gazzetta dello Sport, perché Sacchi non è stato ascoltato quando suggerì Maurizio Sarri e pare che Berlusconi si sia pentito di non essersi fidato del suo ex allenatore. Attenzione però al compromesso Berlusconi-Galliani, cioè al binomio Brocchi-Lippi.