2016

Milan: i cinesi hanno fretta di firmare

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Bracci, socio in affari di Wu: «Penso sia ricco abbastanza»

Le certezze che ora mancano al Milan potrebbero arrivare tra una settimana. Ieri Nicholas Gancikoff, uno degli advisor del consorzio cinese che sta trattando con Fininvest, ha continuano a lavorare in Cina. La sensazione è che il futuro dell’operazione sia nelle mani degli avvocati, perché ci sono clausole da sistemare, e di Silvio Berlusconi, la cui decisione è strategica. I primi giorni di agosto potrebbe arrivare la firma del preliminare, ma i cinesi hanno fretta: la tensione, secondo La Gazzetta Sportiva, è salita a tal punto che la prossima settimana sarà decisiva.

SOCI IN AFFARI – Nel frattempo Alfredo Bracci ha parlato di Sonny Wu e Steven Zheng, partner in affari. Il fondo GSR Ventures possiede il 20% di Share’NGo, l’azienda di car sharing elettrico a impatto zero di cui Bracci è presidente ed Emiliano Niccolai amministratore delegato. «Sonny Wu è una persona con estrema visione e carisma, vede molto avanti, ha un’aura importante», ha dichiarato quest’ultimo. «È un uomo maledettamente intelligente, molto molto quotato alla Borsa di Hong Kong», ha aggiunto Bracci, sorpreso dalla notizia del Milan: «A una cena di febbraio di un anno fa mi ha chiesto: “Ma quanto costa il Milan?”. Non ne avevo idea». Negli ultimi giorni si è discusso della disponibilità economica di Sonny Wu per gli investimenti di cui necessita il Milan: «Io penso sia ricco abbastanza. GSR è composta da gente eccellente. Wu di sicuro ha rapporti con le più grandi aziende costruttrici di auto. Generalmente la sua attività è legata alle startup e recentemente ha puntato forte nelle batterie al litio di altissima tecnologia. Penso che un brand così forte possa favorire la loro immagine. Può essere un modo di rappresentare la loro cordata in Italia e in Europa», ha concluso Bracci ai microfoni del quotidiano meneghino.

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