Scontro tra l’a.d. del Milan e l’advisor dei cinesi: la situazione e gli scenari

Le parti assicurano che il rinvio è legato ad aspetti tecnici e burocratici, ma che il buon esito della trattativa per la cessione del Milan non è discussione. I tempi, però, continuano ad allungarsi e l’immobilismo coinvolge anche l’area commerciale oltre che il calciomercato. Quest’ultimo non può essere certo sbloccato da Jeremy Menez, che andrà al Bordeaux a titolo gratuito. E’ tutto fermo, ma a Vincenzo Montella servono rinforzi. L’amministratore delegato Adriano Galliani ha le mani legate, ma intanto per lui si parla di addio in caso di passaggio ai cinesi: non ci sarà convivenza con Nicholas Gancikoff, destinato a prenderne il posto.

TUTTO FERMO, SCONTRO SULLO SFONDO – Dovevano condurre il mercato insieme e, invece, come riportato dal Corriere dello Sport, si sono subito scontrati. Da un lato Galliani abituato ad agire in prima persona, dall’altro Gancikoff, che non si è ancora insediato ma si è mosso da “padron”, contattando personalmente agenti e procuratori. Si dice, ad esempio, che sia stato lui a contattare Vincenzo Montella e che si siano posti il veto a vicenda per Alvaro Arbeloa, voluto da Galliani, e Martin Caceres, voluto da Gancikoff. Nella vicenda non è intervenuto Silvio Berlusconi, forse perché il presidente del Milan non può farlo o perché è effettivamente sconfortato per la piega che sta prendendo questa situazione. Ora non è più certo di voler cedere il club rossonero, ma prendersi le responsabilità di una rottura clamorosa sarebbe troppo complicato.