Salvini: «Berlusconi, vendi a Ferrero»

Un commento anche sulla Roma: «Il cuore dice Totti, ma la testa…»

In casa Milan, al di là della partita di stasera col Carpi, tiene banco la vicenda riguardante la cessione della società da parte di Silvio Berlusconi, su cui si è già detto tanto, anzi tutto. Non poteva non mancare un commento anche da parte di Matteo Salvini, leader della Lega Nord e tifoso rossonera da tempo. Dopo essersi lamentato dell’esonero da parte della società di Sinisa Mihajlovic qualche giorno fa, il politico leghista è tornato all’attacco, auspicando la cessione della società ad un imprenditore italiano. «Io spero che Berlusconi venda ad un imprenditore italiano, come i Ferrero (non Massimo, presidente della Sampdoria, ma la famiglia che possiede la nota industria dolciaria, ndr) o comunque qualcuno che ama questa terra – le parole di Salvini riportate poco fa – . Detto questo, sono milanista e mi interessa vincere, quindi visto che i valori di oggi sono superati dai soldi, ben venga chiunque abbia intenzione di comprare i giocatori giusti per poter tornare a vincere». Si parla pure di Roma…

«ROMANISTI, FIDATEVI DI SPALLETTI» – Salvini ha parlato infatti anche della vicenda riguardante il presunto scontro tra l’allenatore Luciano Spalletti e Francesco Totti, risollevata ieri dall’incredibile doppietta del capitano giallorosso contro il Torino. «Io mi rendo conto che il tifoso è cuore, ma anche testa – ha detto Salvini all’ANSA – . Il cuore mi dice Totti, perché è una bandiera della Roma, la testa però dice Spalletti, che ha messo insieme una serie di risultati incredibili. Quindi, se io fossi un tifoso giallorosso, mi fiderei delle scelte del mio allenatore». Salvini in questi giorni è alle prese con la campagna elettorale, che inizia ufficialmente oggi, per le prossime amministrative: nella Capitale il sostegno del leader leghista è in favore della candidata Giorgia Meloni e proprio da Roma arriva dunque il commento calcistico di Salvini riguardante le ormai ben note a tutti vicende giallorosse.