L’ex ct non è solo un’alternativa: futuro da direttore tecnico?

Dopo aver bocciato ed esonerato Mihajlovic, il Milan riflette sul proprio futuro. Sistemata la panchina con la promozione di Brocchi, la società rossonera comincia a programmare la prossima stagione. Il giovane allenatore dovrà conquistarsi sul campo in questo rush finale la conferma, nel frattempo il Milan studia gli altri candidati per la panchina: in cima alla lista dei desideri c’è Di Francesco, che però venerdì (o al massimo entro lunedì) dovrà rompere gli indugi sul suo futuro con il Sassuolo e, quindi, il Milan potrebbe virare su Lippi, per il quale sta spingendo l’amministratore delegato Galliani e che potrebbe lavorare al fianco proprio di Brocchi.

A GIUGNO CHE SI FA? – Poi ci sono Donadoni e Sarri, ma quest’ultimo è di fatto bloccato a Napoli, che può rinnovare unilateralmente il contratto, mentre il tecnico del Bologna dovrebbe restare alla corte di Saputo. La sorpresa allora potrebbe essere Emery. Non mancano gli outsider: da Montella, apprezzato particolarmente dal patron Berlusconi, a Sousa, il cui lavoro alla Fiorentina non è passato inosservato. La priorità, però, ora è agganciare il treno per l’Europa. Il quinto posto, occupato dalla Fiorentina, è a 4 punti di distanza, ma attenzione alla Lazio, che potrebbe rientrare nella corsa. Di sicuro nel futuro c’è un Milan più italiano, anche se il primo acquisto è Vangioni.