Il difensore rossonero: «A Roma non ero parte del progetto»

«Arrivare al Milan a vent’anni anni con questa cifra addosso so che è un bel sasso da portarsi dietro, però mi sto ambientando bene e sto riuscendo a dare il massimo». Alessio Romagnoli, intervistato dai microfoni di Milan Channel, è tornato a parlare della super cifra che i rossoneri hanno dovuto sborsare (35 milioni di euro) per strapparlo alla Roma. Ammettendo, di fatto, le difficoltà riscontrate fin qui e dovute a tale valutazione economica.

IL MISTER – Quantomeno, al Milan ha ritrovato da subito Sinisa Mihajlovic, suo grande estimatore: «All’inizio è stata dura perchè la società ha cambiato tanto in quest’estate, quindi è normale ci sia stato bisogno di un periodo d’ambientamento. Lavorando giorno per giorno con costanza negli allenamenti i risultati stanno iniziando ad arrivare. Mihajlovic ci chiede di dare il massimo ogni giorno, per uscire da questo momento difficile che il Milan ha attraversato in questi ultimi 2 anni. Nesta? E’ un bel paragone, ma sarà difficile emularlo. Perché ho lasciato la Roma? Partivo già in panchina, non mi sentivo parte del progetto».

AMBIENTE– «Si percepisce il valore della società – prosegue parlando del clima di Milanello – e la storia di una squadra che ha vinto tutto. Quando arrivi in una squadra come il Milan devi tenerti stretto il posto. Juventus? Vogliamo continuare a vincere, contro ci sarà una squadra forte, con due attaccanti pericolosi come Dybala e Morata».