2015
Montolivo: «Meno belli, più concreti»
Il capitano rossonero traccia la rotta: «Dobbiamo badare al sodo»
Non ha ancora ritrovato la condizione migliore, ma di sicuro a Riccardo Montolivo non mancano carattere e forza d’animo. Le critiche non intaccano la fiducia del centrocampista del Milan, consapevole dei propri mezzi: «Ringrazio Conte per avermi dato fiducia, finalmente si è chiuso il cerchio: non giocavo da 17 mesi in maglia azzurra. Sono contento di far parte di questo gruppo. La convocazione passa dal campionato col Milan, io cerco sempre di dare il massimo. Sto meglio, anche nel club sta andando bene. Sono soddisfatto della prestazione», ha dichiarato Montolivo dopo la vittoria sulla Norvegia.
GLI AVVERSARI – La sua convocazione in Nazionale passa dal Milan, che del resto gli si aggrappa addosso, perché ha bisogno di ritrovare la propria identità. All’orizzonte c’è il Torino, una sfida tutt’altro che semplice per i rossoneri: «Ci aspetta una gara molto difficile perché loro sono una squadra in salute che si avvale di un gioco molto consolidato. Noi dovremo essere più concreti anche a costo di sacrificare qualcosa alla bellezza. Ventura? Non l’ho mai avuto come allenatore e quindi non posso parlare per esperienza diretta. Però si vede che le sue squadre hanno una idea di gioco molto chiara, sono sempre concrete, solide e concedono poco agli avversari. Per questo so che sarà una partita complicata per noi».
CRESCITA – Come riportato da Tuttosport, Montolivo ha evidenziato poi gli aspetti nei quali la squadra di Sinisa Mihajlovic deve migliorare: «Sono talmente tanti che è difficile sceglierne uno e isolare quello. Ma è logico per una squadra che ha cambiato tanto, allenatore compreso. Dobbiamo seguire Mihajlovic e lavorare con impegno, come stiamo già facendo, per mettere a posto i dettagli e tutto il resto. Ma non c’è scoramento tra di noi, anzi: il gruppo ha fiducia e ha voglia di tirarsi fuori da questa situazione. Veniamo da una brutta sconfitta, pesante per l’ambiente e sappiamo che dipende da noi cambiare verso».
CURIOSITA’ – Infine, sul primato della sua ex squadra, la Fiorentina, e la visita del premier Matteo Renzi: «Il primato è meritato: gioca un buon calcio e ha freschezza atletica: sono contento per l’ambiente viola. Renzi? Quando è venuto a trovarci qui in ritiro a Roma mi ha salutato e mi ha ricordato anche un gol che segnai e che vide dalla tribuna allo stadio quando era Sindaco. E vero: quando giocavo con l’Italia l’ho avuto come Sindaco e ora che gioco in azzurro è il Premier: curioso».