2016
Moggi vs Galliani: «Artefice di Calciopoli»
«Berlusconi mi voleva al Milan, lui non gradiva e fece scoppiare il caso»
Quella di ieri è stata a suo modo una giornata indimenticabile per Adriano Galliani. L’amministratore delegato del Milan è, infatti, finito sotto assedio: preso di mira dai tifosi e azionisti rossoneri, che lo hanno criticato pesantemente, ha subito poi la bordata di Luciano Moggi, che è tornato a parlare di Calciopoli e a tirare in ballo il dirigente milanista. Dietro il celebre scandalo che colpì il calcio italiano nel 2006 ci sarebbe – secondo l’ex direttore generale della Juventus – proprio Galliani: «Un giorno Berlusconi mi chiamò a Palazzo Grazioli. Da buon contadino non sapevo neppure se fosse casa sua o la sede del partito. Sono andato lì. Prima mi disse che c’erano delle intercettazioni senza rilevanza penale di cui erano al corrente anche Galliani, Carraro e un generale. Mi offrì di andare al Milan. A quel punto Galliani, che non gradiva, fece scoppiare il caso», ha dichiarato Moggi a “La Zanzara” su Radio24.
SEMPRE GALLIANI – Moggi ha poi proseguito la sua “arringa difensiva”: «Quando ero alla Juve al massimo abbiamo vinto due scudetti consecutivi. Dal 2000 al 2004 hanno vinto la Lazio, il Milan e la Roma. La Lazio, per l’alluvione allo stadio con 74 minuti di sospensione della partita. Cosa mai successa. La Roma anche grazie al caso Nakata. Ci hanno fatto perdere dei campionati per cose irregolari, in quel momento la Juve era la parte debole. Torniamo all’alluvione di Perugia. Guarda caso poi viene fuori dalle intercettazioni che Collina va a parlare con Galliani e dice: vengo a mezzanotte, entro dalla porta dietro così non mi vedono. Se non poteva vincere il Milan, non volevano nemmeno che vincesse la Juventus».