2015

Milan, Mihajlovic: «Crediamo nel terzo posto»

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Il tecnico rilancia le ambizioni di un posto nella prossima Champions League

Sinisa Mihajlovic, tecnico del Milan, rilancia in conferenza stampa le ambizioni di Champions League della formazione rossonera, in vista della sfida di campionato contro il Chievo Verona: «Da quando siamo passati al 4-3-3 la squadra è più compatta e più sicura, dobbiamo e possiamo migliorare ancora tanto, ma in questo momento è importante vincere le partite e farlo col cuore e con l’atteggiamento. Contro il Chievo non voglio subire gol e voglio vedere lo stesso spirito degli ultimi 20 minuti col Sassuolo. E’ un Milan più compatto rispetto a inizio anno, migliorata la difesa nonostante i tanti gol subiti».

LE DICHIARAZIONI DI MIHAJLOVIC – Prosegue Sinisa, analizzando il momento in campionato: «Classifica corta, se sapremo soffrire ora più avanti sarà in discesa per noi e aspettiamo anche il rientro di diversi calciatori attualmente in infermeria. Ci è mancata la qualità di Menez e Niang nel reparto offensivo, così come Balotelli che stava facendo bene e non so adesso quando tornerà, per il momento abbiamo i soli Bacca e Luiz Adriano e diventa difficile poter giocare con due punte. Niang domani non verrà convocato e verrà in panchina a Romai. Illogico partire col 442, non avrei cambi in corsa, nel futuro il nostro modulo sarà il 4-4-2 ma solo quando recupereremo tutti».

AMBIZIONE – Infine: «Contro il Chievo Verona sarà una battaglia, a noi serve la continuità. Diego Lopez? E’ un grande portiere ma non ha giocato perché non era in forma, Donnarumma mi è piaciuto e vedremo se giocherà domani. Champions League? Bisogna crederci, anche perché lo fanno quelli dietro di noi quindi non vedo perché noi no. Se la Juventus crede a una rimonta scudetto, non capisco perché noi non possiamo credere alla possibilità di qualificarci in Champions League. Cerci? E’ una carta in più da sfruttare, può e deve fare molto di più, ha qualità ma deve migliorare di testa. Domani va in campo la squadra migliore, valuterò il turnover».

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