Kucka: «Non eravamo un vero gruppo» - Calcio News 24
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2016

Kucka: «Non eravamo un vero gruppo»

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«C’erano troppe anime, ma bisogna pensare come una testa sola»

Pazienza, forza e speranza: queste parole Juraj Kucka ha tatuato sull’avambraccio sinistro, queste parole rappresentano gli ingredienti necessari per il rilancio del Milan. Il centrocampista è stato una delle poche note liete della scorsa stagione. Pagato 3 milioni di euro, Kucka è un buon affare per il Milan. «Occorre tornare ad aver fame di vincere e dimostrare che teniamo a questo club», ha dichiarato il calciatore slovacco a La Gazzetta dello Sport. Parole da leader, ma lui vuole essere solo un punto di riferimento insieme ai compagni di squadra più anziani. Definito un carro armato da Sinisa Mihajlovic, Kucka è un combattente in campo e una persona timida fuori. E’ anche autocritico: «Mi manca la tecnica. Gioco in un solo modo: butto davanti la palla e corro. Poi arrivo davanti alla porta e uso poco la testa, perché mi viene da spaccare il mondo. E allora carico troppo la gamba e tiro alto. Mi piacerebbe fare qualche gol in più, ma la mia natura essenzialmente è difendere».

DIVERTIMENTO E GRUPPO – Dagli allenatori è anche apprezzato per la sua duttilità. Si adatta dappertutto con l’obiettivo di divertirsi. E con Vincenzo Montella è possibile: «Con lui sta andando tutto bene, ciò che fa ha un senso e spero riusciremo a mettere in pratica quanto ci chiede. Anche grazie a lui, questo può essere l’anno buono per ripartire». L’obiettivo è tornare subito in Europa. Per raggiungerlo bisogna costruire una vera squadra: «La scorsa stagione non è stato un vero gruppo, per come lo intendo io. Parlo del campo, ovviamente. C’erano troppe anime, in campo occorre pensare come una testa sola. Con Montella ci possiamo riuscire». E pensare che Kucka è stato per metà dell’Inter, ma l’esperienza non è mai iniziata: «Non ho rimpianti, né senso di rivincita. Non mi hanno preso perché ero inguardabile, non c’ero con la testa. Non so, forse inconsciamente mi ero seduto», ha concluso Kucka, che per il prossimo tatuaggio sogna di farsi disegnare la Champions League su tutta la schiena.

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