2016
Milan, i nuovi dubbi irritano i cinesi
Firme sul preliminare di compravendita vicine, ma Berlusconi tentenna
L’ultimo passaggio formale per l’autorizzazione alla firma del preliminare di vendita della maggioranza del Milan al consorzio cinese sarà la convocazione del Consiglio d’Amministrazione straordinario. Se ne parlerà la prossima settimana, probabilmente la seconda. Nonostante l’ennesimo rinvio, non ci saranno colpi di scena nella trattativa. Mancano solo alcuni dettagli da sistemare sul corposo contratto che regolamenta la compravendita, uno dei quali, secondo il Corriere dello Sport, riguarda la quotazione del restante 20% destinato a passare ai cinesi nei prossimi due anni. La Fininvest vorrebbe stabilire subito il prezzo per non dover riaprire poi la trattativa.
NUOVI DUBBI, LE REAZIONI – Solo la firma sul preliminare potrà sbloccare il mercato. La vera potenza di fuoco comunque si vedrà a gennaio. Dietro i “dettagli tecnici” da ultimare, come la traduzione in tre lingue e l’approvazione di tutte le clausole, ci sarebbe altro: Silvio Berlusconi, secondo Tuttosport, avrebbe nuovi dubbi sulla cessione del club. Tentennamenti che avrebbero portato a chiedere di inserire nuove clausole nel contratto a garanzia degli investimenti. Le nuove richieste avrebbero fatto indispettire l’advisor Sal Galatioto, che avrebbe fatto emergere il suo malumore. L’accordo si farà, ma l’uscita allo scoperto di Bee Taechaubol non è passata inosservata in Cina.