2016

Milan, Galliani: «Tutti con Mihajlovic»

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L’a.d. spiega: «Nessuno rema contro, anche nei momenti bui»

Dopo la vittoria nel derby Adriano Galliani ha rievocato il successo del 2011, nella stagione dello scudetto, ma tracciato anche la strada per il futuro: «Devo ancora riprendermi. Quest’anno alterniamo partite meravigliose, ad altre dove lasciamo punti così. Adesso abbiamo sfatato che non andiamo bene con le grandi. Ora dobbiamo scalare la classifica. Non dico oltre. Una vittoria 3 a 0 resta per tutta la stagione e resta comunque nella memoria e nella storia. Andiamo avanti, cerchiamo di fare punti e scaliamo la classifica», ha dichiarato l’amministratore delegato del Milan nel post-partita.

IL GRUPPO – Poi ha parlato della prestazione dei singoli: «Honda lavora, si sacrifica. Chi allena, le vede queste cose. E’ il suo ruolo e sta facendo bene. Si sacrifica e poi ha un piedino niente male nei cross. Questa sera mi è molto, molto, molto, molto piaciuto Kucka. Superlativo Alex. Il suo problema sono stati gli infortuni. E’ un giocatore importante, la sua storia parla per se. Non montiamoci la testa, sempre sesti siamo. A sei punti dal terzo posto. Vediamo mercoledì contro il Palermo, stasera godiamocela. Bacca è strepitoso, fa un occasione e segna un gol. Lui mi ricorda un po’ Inzaghi. Sottoporta è cattivissimo. Si è inserito con una capacità e con una maestria incredibile».

TUTTI UNITI – Infine, ha parlato del presidente Silvio Berlusconi, che ha seguito al suo fianco la sfida contro l’Inter in tribuna, oltre che di Sinisa Mihajlovic: «Il presidente stasera se l’è goduta, anche se lui in primis è milanese e non ha mai tifato contro l’Inter. Siamo in dovere di donargli qualche gioia. Gli abbiamo fatto un regalo di compleanno del Milan, non indifferente. Tutta la squadra è con l’allenatore, in qualsiasi situazione. Nessuno rema contro, anche nei momenti più bui. Glielo dissi anche il Presidente. Si cambiano gli allenatori che non hanno in pugno la situazione. E la squadra è sempre stata schierata con l’allenatore, anche quando si perdeva. In qualsiasi momento, stava con il mister».

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