2016

Milan, dal più “longevo” a chi ha avuto vita breve: gli allenatori dell’era Berlusconi

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La “classifica di permanenza” in panchina con Berlusconi al vertice

Silvio Berlusconi si riscopre mangia-allenatori: è davvero radicale l’inversione di tendenza del patron del Milan, che da quando ha preso il 20 febbraio 1986 in mano le redini del club rossonero fino al 2012 aveva esonerato solo quattro allenatori, mentre negli ultimi due anni ne ha cambiati altrettanti. Ora tra l’altro il Milan si ritrova sotto contratto ben quattro tecnici: Clarence Seedorf, Filippo Inzaghi, Sinisa Mihajlovic e il nuovo allenatore Cristian Brocchi. Tutto è cominciato il 13 gennaio 2014, quando viene esonerato Massimiliano Allegri in seguito alla sconfitta per 4-3 sul campo del Sassuolo: la squadra viene affidata all’olandese, che riesce a concludere la stagione ma non a conquistarsi la conferma; in panchina allora si siede Filippo Inzaghi, che viene bocciato dopo un campionato discontinuo. Da qui la scelta di puntare su Sinisa Mihajlovic, che oggi è stato esonerato e sostituito, appunto, con Brocchi.

LA MALEDIZIONE – Il tecnico serbo non è riuscito, dunque, a sfatare il tabù degli allenatori stranieri. Il primo ad avere problemi con Silvio Berlusconi è stato Nils Liedholm, uno dei più grandi calciatori svedesi: il 6 aprile 1987 viene sollevato dall’incarico al termine di un concitato vertice di Arcore, dove già allora venivano fatte scelte importanti per il Milan. Si decide di lanciare il giovanissimo Fabio Capello, che condusse il Milan alla qualificazione in Coppa Uefa. Per ritrovare un altro straniero sulla panchina rossonera bisogna aspettare il 1 luglio 1996, quando l’amministratore delegato Adriano Galliani nomina nuovo allenatore Oscar Tabarez, che però perde la Supercoppa italiana contro la Fiorentina e viene esonerato il 2 dicembre, dopo 11 giornate, al termine della sconfitta contro il Piacenza. Nel 2001, invece, è il turno di Fatih Terim, che viene licenziato a novembre dopo la sconfitta casalinga contro il Torino. Il Milan non mostrava continuità e dominio del gioco, dunque l’Imperatore viene allontanato. Nel 2009, termina l’era di Carlo Ancelotti e il Milan prova ad aprire un ciclo con Leonardo, che viene ripetutamente punzecchiato da Berlusconi e si vendica dopo l’addio andando nel dicembre 2010 all’Inter, con cui vince la Coppa Italia. E poi tocca a Clarence Seedorf, subentrato a Massimiliano Allegri il 13 gennaio 2014. Per sedere sulla panchina del Milan saluta anticipatamente il calcio giocato e chiude l’avventura con il Botafogo, ma il 9 giusto deve lasciare il posto a Filippo Inzaghi.

LA CLASSIFICA – L’esperienza di Sinisa Mihajlovic è terminata anzitempo, ma il tecnico serbo non è certo l’allenatore durato meno nell’era Berlusconi. Quel record spetta a Fabio Capello, che fu lanciato dopo l’esonero di Nils Liedholm. L’ex ct della Russia, però, si è “riscattato” nel 1991, aprendo un ciclo vittorioso che è rimasto nella storia rossonera. Meglio ha fatto Carlo Ancelotti, che è l’allenatore durato di più da quando il Milan è di proprietà berlusconiana. Il podio viene chiuso da Arrigo Sacchi, una delle scommesse azzeccate dall’ex premier. Un podio, non a caso, tutto italiano e da cui resta tagliato fuori Massimiliano Allegri, l’ultimo allenatore ad aver portato lo scudetto a Milanello. Un dato curioso è senza dubbio il decimo posto di Mihajlovic, che per permanenza si sistema alle spalle di Filippo Inzaghi e Leonardo, due che non hanno ottenuto risultati migliori del tecnico serbo, il quale, lo ricordiamo, ha portato il Milan, con un materiale tecnico non di primissimo livello, in finale di Coppa Italia.

  1. ANCELOTTI – 2765 giorni
  2. CAPELLO (BIS) – 1839 giorni
  3. SACCHI – 1448 giorni
  4. ALLEGRI – 1297 giorni
  5. ZACCHERONI – 988 giorni
  6. LIEDHOLM – 776 giorni
  7. CAPELLO (TRIS) – 380 giorni
  8. INZAGHI – 373 giorni
  9. LEONARDO – 349 giorni
  10. MIHAJLOVIC – 302 giorni
  11. SACCHI (BIS) – 182 giorni
  12. TABAREZ – 155 giorni
  13. SEEDORF – 148 giorni
  14. TERIM – 128 giorni
  15. MALDINITASSOTTI: 109 giorni
  16. CAPELLO: 86 giorni
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