2015

Donnarumma: «Ecco chi sono i miei idoli»

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Il portiere del Milan ricorda: «Finale di Manchester immagine vivida»

In quanti possono dire di essere titolari a 16 anni in Serie A? Lui può. Gianluigi Donnarumma, portiere del Milan e prodotto del vivaio rossonero, nel giro di pochi mesi si è trovato a vivere il sogno di una vita: diventare il numero uno della sua squadra del cuore. Decisione e forse pure merito di Sinisa Mihajlovic che, in una stagione per certi versi complicata come quella attuale, ha voluto rischiare il tutto per tutto: è andata per adesso bene. Donnarumma, le statistiche parlano chiarissimo, ha fatto meglio di Diego Lopez nelle ultime nove partite di campionato e in molti si chiedono, ma quali sono i modelli del giovane portiere di Castellammare di Stabia? Come è nato il sogno di diventare un portiere? Lo ha raccontato lui oggi: «Solo quando mi ha voluto il Milan, ho capito che i sogni, coltivati da ogni bambino che vede rotolare il suo primo pallone, sarebbero potuti diventare realtà», le parole di Donnarumma, che torna al 25 ottobre 2015, giorno del suo debutto da titolare nel Milan contro il Sassuolo.

MILAN, DONNARUMMA: «IDOLO DIDA» – «Quando sono entrato in campo nella partita del mio debutto contro il Sassuolo, l’emozione naturale dovuta all’entrata sul prato di San Siro ha lasciato subito il posto alla concentrazione, alla responsabilità nei confronti dei compagni, anche se devo rivelarti che il momento più emozionante, quello che non dimenticherò mai, è stato un altro, quando Sinisa Mihajlovic mi ha preso da parte, alla vigilia della partita, e mi ha detto: “domani tocca a te”», racconta Donnarumma a Forza Milan!. Per lui, milanista sin da picolo, un sogno che si realizzava e che era iniziato un po’ di anni prima, quando a difendere la porta rossonera c’era Dida: «Ho ancora nella mente la forte emozione di quando ho indossato i guantoni per la prima volta e ho subito pensato al mio idolo, Dida». Il ricordo corre alla Champions League vinta dai rossoneri nel 2003: «Ero piccolo piccolo, ma la finale di Manchester, a livello di sensazioni e immagini, è ancora viva nel mio ricordo. Ricordo gli occhi di Andriy Shevchenko nel momento del calcio di rigore decisivo e l’abbraccio con Dida, protagonista sui tiri dal dischetto dei giocatori juventini».

«ECCO CHI SONO I MIEI MODELLI» – Parlando proprio di Juventus e della finale di quel giorno, come non citare Gianluigi Buffon, che in campo c’era e che oggi, per Donnarumma, è ben più di un avversario: «È il portiere più forte di tutti i tempi, però ho anche altri punti di riferimento, mi riferisco a due campioni con i quali mi alleno tutti i giorni. Parlo ovviamente di Diego Lopez e Christian Abbiati, due grandi interpreti del ruolo». Tra le menzioni d’onore anche quella di Alfredo Magni, preparatore dei portieri rossonero e vera e propria chioccia di “Gigio” negli ultimi tempi. 

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