2016

Il Milan tutto ai cinesi: è accordo?

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Silvio Berlusconi tentenna ancora, sul piatto ci sono 630 milioni di euro

Il Milan cinese non è più solo una possibilità, è quasi una realtà: sì perché a quanto pare, c’è davvero l’ipotesi concreta della cessione completa della società rossonera ad una cordata cinese molto importante (di cui non è stato ancora svelato il nome, ma pare non abbia comunque niente a che fare con il broker thailandese Bee Taechaubol, ancora in trattative per l’acquisto delle quote di minoranza milaniste). Si tratterebbe, nello specifico, di una cordata nata dalle parti di Pechino che da mesi ormai, nell’ombra (ma se ne era già parlato), tramerebbe per prendere il Milan. Tutto il Milan. Fininvest, la cassaforte di famiglia, spingerebbe per cedere i rossoneri: al momento i conti dell’azienda sono in rosso e la situazione non pare migliorare, un po’ di denaro fresco in cassa non farebbe male. A tentennare però è Silvio Berlusconi: il presidente rossonero, da sempre affenzionato alla squadra, più volte ha detto di non avere intenzione di cedere interamente le quote della società, ma solo una parte, mantenendone il controllo. Così però è dura…

MILAN – CINA: 630 MILIONI SUL PIATTO – L’accordo con i cinesi, stando a quanto raccontato oggi da La Repubblica, prevederebbe invece l’acquisizione immediata, entro la prossima stagiona, della metà esatta delle quote milaniste (il 50%), per poi arrivare all’acquisizione completa del club entro i prossimi due anni. Attualmente, sul piatto, per l’intero Milan, sarebbero già stati messi circa 630 milioni di euro, quotazione molto ridotta rispetto a oltre un anno fa, quando il Milan era stato valutato quasi un miliardo di euro (e infatti Mister Bee trattava per prendere il 49% della società a 490 milioni circa). Del resto però al momento i conti rossoneri sono davvero messi male, come già filtrato ieri, dunque eventualmente i nuovi proprietari avrebbero da risanare il debito della società investendo nuovi capitali. La situazione appare chiara, ma il diritto di veto e la parola finale è sempre e comunque di Berlusconi, che per il momento tentenna… 

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