2016
Brocchi: «Milan, confermami: farò bene»
«Finale? Voglio dimostrazioni di attaccamento, poi deciderò»
Vuole risposte Cristian Brocchi dal Milan per poter valutare la formazione da schierare nella finale di Coppa Italia contro la Juventus: «Chi giocherà domani dovrà dimostrarmi il suo attaccamento con l’atteggiamento e poi farò le mie valutazioni sulla finale. Ho fatto giocatore tutti dall’inizio, ad eccezione di Locatelli e Simic, per conoscerli. Domani mi aspetto voglia di mettermi in difficoltà per la finale. Nella mia storia ho sempre voluto vincere, ma è normale che ci siano episodi e situazioni che te lo impediscano. I nove punti del Sassuolo nelle ultime tre partite sono state un colpo non indifferente per il nostro cammino. Contro il Bologna non abbiamo giocato male, ma dopo l’espulsione si sono chiusi. Alcuni movimenti non sono ancora memorizzati, ma ci sono stati dei miglioramenti. Quando mancano i risultati, però, ciò non viene evidenziato», ha dichiarato in conferenza stampa.
GLI AVVERSARI – Poi ha parlato della sfida contro la Roma: «Sta giocando il calcio migliore nell’ultimo periodo. Spalletti ha avuto qualche difficoltà nelle prime tre partite e vinto con un pizzico di fortuna, questo ha creato positività nell’ambiente. E’ uno degli allenatori più bravi del nostro panorama ed è riuscito a fare un grandissimo lavoro. Totti? Ha fatto la storia del calcio italiano. Io sono stato suo avversario. Apprezzabile il lavoro di Spalletti. Ha avuto risposte dal gruppo e da Totti. Gli auguro la standing ovation».
IL PROGETTO – E si passa alle tradizionali voci sulla panchina del Milan: «Bisogna capire quanto queste voci siano vere. Ho stimato Sacchi, mi piacerebbe che stimasse me, sarebbe un grande onore. Non ha avuto ancora la possibilità di conoscermi, quindi è normale che sponsorizzi altri. A me è stato dato il compito di trasmettere alla squadra determinati concetti e idee. Qui bisogna seguire la storia. Il presidente ha in testa un progetto e io ho cominciato a seguirlo. Se avrò la fortuna di proseguire dopo questo periodo di prova, sono sicuro di poter fare qualcosa di buono. Nel momento in cui una società programma il futuro, deve fare le idee chiare. Berlusconi le ha su di me ora, se dovesse cambiare qualcosa, gli sarei grato. Lo ringrazio per quello che mi ha dato. Penso di aver fatto il massimo di quello che potevamo fare»
VALUTAZIONI – Infine, il punto della situazione sulla rosa: «Non ho ancora deciso nulla in vista della finale. Ho le idee chiare su chi mi può dare garanzie. Luiz Adriano ha dimostrato di avere grande spirito e voglia, si fa trovare pronto quando lo chiamo in causa. Balotelli? Ha sempre avuto un atteggiamento positivo, ma non è riuscito a fare gol. Ha bisogno di questo. Mi aspetto da 4-5 giocatori di più, sanno a chi mi riferisco. Ci sono giocatori che fanno più fatica a capire determinati concetti e chi è in difficoltà perché ha giocato poco o voleva fare di più. Sto cercando di portarli al top. Io voglio dei giocatori che credano nel progetto tecnico e sposino i valori rossoneri. Honda? E’ sempre pronto. E’ un professionista esemplare, uno su cui puoi sempre contare. Boateng? Se guardo l’atteggiamento, dovrebbe giocare sempre. Merita qualcosa in più, ma bisogna associarlo agli altri».