2015

Bonaventura: «Rinforzi per lo scudetto»

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Però vuole battere la Juventus per dare un «segnale al campionato»

Emozionato dalle note della Marsigliese a Bologna, Giacomo Bonaventura spera che a Torino le squadre si mischino a inizio partita come si è visto a Wembley per Inghilterra-Francia. Il centrocampista del Milan non poteva non cominciare l’intervista ai microfoni di Tuttosport dalla strage di Parigi: «Quanto è accaduto è stato uno shock per tutti e il calcio può essere uno strumento per guardare avanti. Di fronte a certi fatti resta quasi un senso di impotenza e per superare momenti come questi bisogna soltanto restare uniti. Poi starà a noi offrire un grande spettacolo per scacciare tutte le paure e le preoccupazioni dopo questa settimana terribile». 

LA SFIDA – Bonaventura ha poi presentato il big match contro la Juventus: «Non è una sfida da dentro o fuori perché a fine campionato mancano ancora tante giornate ma il Milan certe partite non le può e non le deve sbagliare. Noi vogliamo vincere perché darebbe un segnale importante a tutto il campionato. Loro hanno cambiato tanto, hanno perso dei fuoriclasse ma in organico hanno comunque grandi giocatori. Noi ci siamo rinforzati e questo ha creato un po’ più di equilibrio», ha spiegato il jolly rossonero, secondo cui il fatto che la Juventus non stia “ammazzando” il campionato sia positivo per tutti.

IN CRESCITA – Il Milan è la squadra più italiana tra le grandi. E questo potrebbe essere un vantaggio: «Perché si è creata un’alchimia che può portarci lontano». Manca ancora qualcosa, però, alla squadra: «Cattiveria e un po’ di consapevolezza e voglia di crederci. Quando in un campionato ci sono un po’ di squadre che lottano per lo stesso obiettivo la differenza la fa chi ci crede di più e chi ha più voglia di arrivare». Il lavoro di Sinisa Mihajlovic, però, sta dando i suoi frutti: «A inizio anno entravamo in campo insicuri. Credo che l’allenatore sia stato bravo nel mettere a posto questa situazione e credo che ora non ci siano più strascichi legati al passato. Mihajlovic ha bisogno di tempo, intanto si sono creati i presupposti per tornare in alto: questo campionato può essere utile per far capire a tutti che ci siamo, dall’anno prossimo, con qualche innesto in più, credo si possa già tornare a vincere». 

FATTORE STADIO – Bonaventura ha parlato poi dell’importanza di avere uno stadio di proprietà come lo Juventus Stadium: «Responsabilizza chi ci gioca e porta risultati sportivi oltre che quelli economici. La Juve è una società che in questi anni ha lavorato benissimo sotto tutti gli aspetti come dimostrano i risultati che hanno raggiunto. Oggi anche al Milan si stanno facendo le cose alla grande e credo si possano raggiungere gli stessi risultati anche senza uno stadio di proprietà. Anche perché San Siro resta un impianto che non ha nulla da invidiare a nessun altro». 

NER…AZZURRO – Infine, ha parlato della Nazionale e dell’exploit di Baselli, con cui ha giocato all’Atalanta: «Il mio obiettivo è diventare un giocatore importante anche per la Nazionale. Per questo, oltre a fare un grande campionato, proverò ad arrivarci alla fine al top della condizione. Baselli? I giocatori che crescono nel vivaio dell’Atalanta spesso non hanno la giusta considerazione sul mercato. Ed è un peccato perché l’Atalanta crea giocatori che possono fare bene nelle grandi squadre considerato che forma i ragazzi anche nel carattere insegnando loro valori importanti quali il senso di appartenenza e l’attaccamento alla maglia, qualità che credo siano ancor più importanti nella carriera di un giocatore rispetto a quelle tecniche». 

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