Rosso totale Milan, si deve vendere

La cordata cinese però chiede l’esclusiva a Berlusconi: dentro o fuori

Per capire quanto è messo male il Milan e perché vendere, a questo punto, per Silvio Berlusconi sia quasi l’unica opzione, basterà guardare l’ultimo bilancio, che presenterà un buco da 89 milioni di euro. I rossoneri, ancora una volta, chiuderano l’annata in passivo: un passivo pesante, su cui Berlusconi o chi per lui dovrà mettere ancora una volta una pezza enorme. A pesare, ovviamente, sarà il mancato accesso alla Champions League per il terzo anno di fila, poi una serie di indebitamenti che evidentemente il Milan, ad oggi, non riesce a coprire. Il monte ingaggi l’anno prossimo scenderà (quest’anno era salito di 8 milioni circa), è vero, così come è sceso l’indebitamento complessivo con le banche negli ultimi anni (da 340 a 290 milioni di euro, comunque tanti), ma non basta, perché il fatturato rossonero è in calo rispetto alle ultime stagioni e non è difficile capire il motivo: senza coppe, senza appeal, il marchio inizia a tirare sempre meno a fronte di spese che, al contrario, non sembrano calare per niente a picco.

I CINESI VOGLIONO L’ESCLUSIVA – Allora la situazione ora appare più nitida e, come riporta Il Corriere della Sera oggi, vendere a una cordata cinese (si parla di circa sei o sette finanziarie asiatiche unite) è una opzione molto forte. C’è un problema però: i cinesi hanno chiesto una trattativa in esclusiva per chiudere l’affare, non vogliono cioè intralci (a partire dal redivivo Bee Taechaubol), ma vogliono che tutto si concretizzi prima dell’estate. L’offerta sarebbe chiara: 300 milioni per le quote di minoranza o, ancora meglio, 600/700 milioni di euro per avere la maggioranza complessiva del club ed arrivare in futuro al cento per cento delle quote, mettendo quindi out Berlusconi. Il numero uno rossonero ci pensa, perché al momento le pressioni di Fininvest, la banca di famiglia, sono forti: di tutte le aziende dell’ex Premier il Milan è quella più in perdita di tutte, un lusso che non ci si può più permettere. Che si fa?