E il patron auspica la conferma di Brocchi, ma i cinesi vogliono Emery

Questa volta non è la squadra a farlo arrabbiare. Silvio Berlusconi è furibondo: ieri ha, infatti, evidenziato un punto critico della trattativa con i cinesi, spiegando che vuole restare presidente del Milan a tutti i costi. «In caso di cessione della società ho chiesto di restare presidente del Milan per almeno 3 anni, è un obbligo mio, ma loro mi vorrebbero cacciare…», ha dichiarato il patron rossonero. I cinesi vorrebbero chiudere l’affare entro la prima decade di giugno e questa settimana dovrebbe esserci un incontro a Milano, ma la clausola del triennio di presidenza imposta da Berlusconi potrebbe rallentare la trattativa e creare qualche intoppo. «Mi chiedete se vendiamo il Milan? Dico di sì perché vogliamo farlo più grande. Voglio dare il Milan a chi ha tante ambizioni e voglia di portarlo ad essere protagonista. Cerco un partner che abbia i fondi necessari», ha aggiunto Berlusconi, che vuole farsi garante della fase di transizione.

PANCHINA – Soddisfatto dalla prestazione del Milan nella finale di Coppa Italia, Berlusconi ha telefonato a Cristian Brocchi per complimentarsi: «Grazie Cristian, era da oltre due anni che non vedevo il Milan giocare in quel modo», avrebbe detto il presidente, che del resto a fine partita si era recato negli spogliatoi dell’Olimpico per fare i complimenti ai suoi giocatori. «Io ero convinto di aver fatto bene a mettere Brocchi in panchina, ma lui aveva bisogno di un po’ più di tempo. Sabato sera a Roma, nonostante la sconfitta, mi ha dato una buona risposta. Brocchi lo stimo come persona, è serio e capace. Il suo futuro? Dipende dalla vendita, da come andranno le cose», ha spiegato ieri Berlusconi. E, infatti, la permanenza di Brocchi sembra più dipendere dalla cordata asiatica che da Berlusconi. Se quest’ultimo restasse presidente, il giovane allenatore potrebbe restare. Se, invece, Berlusconi fosse relegato a socio di minoranza, prendere quota la pista Unai Emery. Brocchi aspetta e spera. Infatti, ha annullato le vacanze estive per impostare preventivamente la nuova stagione.