«Lui si occuperebbe solo del marchio, il controllo sportivo è nostro»

Dopo quasi un anno, la trattativa è ancora lì e va avanti (ma non se ne intravede ancora la fine): benvenuti in una nuova puntata della saga riguardante la cessione del 48% delle quote del Milan da parte di Silvio Berlusconi al broker thailandese Bee Taechaubol. Una saga che, come accennavamo, va avanti ed in cui lo stesso numero uno rossonero pare credere ancora nonostante il passare dei mesi e la totale assenza di garanzie concrete da parte di “Mister Bee”, che aveva promesso circa 480 milioni di euro al Milan (soldi che, per il momento non sono ancora arrivati). Mentre Bee, sparito dai radar da un po’ di tempo ormai, sarebbe ancora alla ricerca di soci asiatici (forse cinesi, forse no) per l’approdo nella società rossonera annunciato e mai concretizzato, Berlusconi resta in attesa fiducioso. «Taechaubol ci ha fatto una proposta concreta ed interessante per quel che riguarda ristoranti, scuole calcio e merchandising rossoneri – ha spiegato il patron milanista ieri nel corso di una intervista – . Questo piano potrebbe garantirci entrate da circa cento milioni di euro l’anno direttamente dalla Cina o altri paesi emergenti dell’Asia». 

BERLUSCONI: «COMANDO SEMPRE IO» – L’idea è insomma quella di espandere il mercato rossonero verso i paesi orientali. Berlusconi, che nel corso di una intervista rilasciata a Mediaset Premium in occasione del trentennale dell’acquisto del Milan, ha parlato anche di calciomercato e futuro, intravede ancora in Bee un potenziale socio dunque: «Per noi sarà importante commercializzare il marchio in maniera tale da competere con altri top club che hanno importanti risorse economiche provenienti dai soldi del petrolio – ha concluso Berlusconi – . Il signor Bee comunque si prenderebbe cura soltanto della commercializzazione del marchio, mentre il controllo sportivo rimarrebbe alla mia famiglia». Smentite dunque le voci di una cessione del pacchetto di maggioranza rossonero, anche se per il momento alla finestra, oltre a Taechaubol, non si intravedono eventuali acquirenti.