2015

Berlusconi: «Champions obiettivo categorico»

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E rivela: «Boateng? Attendiamo risposte dal suo fisico»

Presente a Milanello oggi per suonare la carica alla squadra in vista della sfida contro la Lazio, Silvio Berlusconi si è soffermato prima con i suoi ospiti e con la squadra nella sala del camino, poi ha pranzato con gli sponsor nella medesima sala e successivamente ha seguito le ultime fasi dell’allenamento con l’allenatore Sinisa Mihajlovic. Uscendo dal centro sportivo rossonero, il presidente del Milan ha fatto il punto della situazione: «Ci stiamo avviando verso il sistema classico del Milan, palla a terra e possesso palla. L’allenatore ha provato a giocare con due ali e solo una punta centrale. Quando rientreranno Balotelli e Menez torneremo al trequartista con le due punte. Menez è stato il migliore in campo l’anno scorso, è un peccato che abbia questo problema alla schiena perché con il Balotelli cambiato sarebbero stati una forza offensiva importante, considerando anche Bacca. Quando avremo Menez avremo il trequartista che pensavamo di avere quest’anno».

PROSPETTIVE – Verso il tesseramento, invece, Kevin Prince Boateng: «Lo vedevo centravanti da sempre, non ha paura di tirare in porta, è strutturato mentalmente e fisicamente per fare il centravanti. La presenza di Boateng dipenderà dalle risposte che darà il suo fisico», ha dichiarato Berlusconi, che ha proseguito parlando di Gigi Donnarumma e altri giocatori della rosa: «E’ una bellissima evenienza, un sedicenne ritenuto all’altezza di giocare in Serie A. Sarà il nostro prossimo portiere per 20 anni. Bertolacci è migliorato molto, ci siamo parlati, gli avevo detto che ci aspettavamo un altro Bertolacci e effettivamente è migliorato tanto. Anche quelli del Genoa mi hanno detto che partiva un po’ tardi, ma ora ottobre è finito».

IL GIOCO – Sul lavoro di Sinisa Mihajlovic e l’incontro con il gruppo ha spiegato: «Il Milan, qualunque squadra incontri, deve scendere in campo con una fiducia pienissima, dobbiamo essere padroni del gioco e del campo. Guai a scendere in campo senza la piena fiducia di poter vincere. Mihajlovic è una persona forte, non ha avuto grossi abbattimenti. L’ho sempre visto fiducioso di portare il Milan a fare buoni risultati. Abbiamo la fortuna che il campionato viaggia un po’ a fasi alterne, se avessimo vinto a Torino avremmo avuto solo 5 punti di distacco dalla prima in classifica. Ai giocatori ho manifestato la solita fiducia della società».

TRAGUARDO – Infine, sugli obiettivi da raggiungere, sia a livello sportivo che commerciale: «La Champions è un obiettivo categorico, non possiamo starne fuori. Anche il progetto di commercializzazione del marchio nei mercati orientali, in primis in Cina, si può fare se il Milan resta sul tetto del mondo. Il piano di commercializzazione, se dovesse andare tutto bene come noi ci aspettiamo, ci permetterebbe in futuro di avere introiti importanti e di conseguenza di poter acquistare giocatori molto importanti».

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