2017

Milan dalla UEFA per il voluntary agreement: in caso di multa chiederà l’intervento di Berlusconi

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Quello di oggi è un giorno importante per il futuro del Milan. I rossoneri proveranno a convincere la UEFA, poi il rimborso al Fondo Elliott

Giorni fatidici per il futuro del Milan. Il club rossonero è atteso quest’oggi dall’incontro con la UEFA, passo fondamentale per cercare di ottenere l’ok per il voluntary agreement. Nessun club, fino a questo momento, ha sottoscritto questo nuovo accordo quindi al momento è impossibile fare paragoni col passato. Il voluntary ha parametri diversi e meno ‘duri’ rispetto al settlement agreement, quello per intenderci sottoscritto da Inter e Roma, e in casa rossonera c’è fiducia. Secondo “La Gazzetta dello Sport“, questa mattina, alle ore 10, l’a.d. rossonero Fassone si recherà presso il 46 di Route de Genéve, sede svizzera dell’UEFA.

Nelle 150 pagine di documentazione il Milan spera di essere tecnicamente dentro le norme: se ai club che giocano le coppe è permessa una forbice massima tra entrate e uscite di 30 milioni, il piano di rientro rossonero la restringe a 26. Il club ha rivisto i possibili introiti dalla Cina (a giugno erano previsti 100 milioni, ora 30-40), Al termine quinquennale i guadagni da Milan China i guadagni dovrebbero essere almeno due volte e mezzo superiori. Il Milan presenterà il piano A che prevede l’arrivo in Champions e il piano B, quello che prevede l’arrivo in Europa League e anche delle cessioni dolorose per far quadrare il bilancio.

Fassone, oggi affiancato dall’executive director David Han Li, dalla Chief Financial Officer Valentina Montanari e dall’a.d. di Milan China Marcus Kam, presenterà i suoi progetti. La risposta della UEFA può arrivare entro Natale ma i rossoneri dovrebbero ricevere una risposta definitiva già nel primo pomeriggio. Le ipotesi sul futuro sono 3: la UEFA dice sì ai rossoneri per il voluntary agreement; le parti ‘patteggiano’ e dicono di sì al settlement agreement (potrebbe arrivare una multa da 20 milioni che potrebbe essere spartita con Berlusconi); la terza riguarda la sospensione del giudizio per un controllo più approfondito. Poi il club milanista proverà a saldare il debito con il Fondo Elliott (scadenza ottobre 2018) ma i rossoneri sperano di chiuderlo in Primavera.

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