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Milan, Tassotti: «Theo Hernandez centrale come Maldini? C’è una differenza fondamentale tra di loro»
Le parole di Mauro Tassotti, ex difensore del Milan, sul reparto arretrato dei rossoneri, che Pioli sta rivoluzionando con risultati positivi
Da grande difensore qual è stato, e da bandiera del Milan nonché grande conoscitore dell’ambiente, Mauro Tassotti viene interpellato da La Gazzetta dello Sport a proposito di un reparto che Stefano Pioli ha dovuto ridisegnare nell’ultimo periodo causa assenze e che sta offrendo risposte positive.
IL VOTO A HERNANDEZ CENTRALE – «Un buon voto, senz’altro, anche se aspetterei test più impegnativi per promuoverlo definitivamente. Di sicuro devo ammettere che vederlo in quella posizione mi ha sorpreso: non ci avrei pensato».
LUI E MALDINI HANNO FATTO I CENTRALI – «Ma il Milan di oggi difende in maniera diversa: più che di reparto, si lavora sugli uno contro uno. E questo è un aspetto che aiuta Hernandez, che è fortissimo fisicamente e anche molto veloce».
THEO COME PAOLO – «Theo è giovane, nel pieno della carriera, va sfruttata la sua potenza: quando riesce a liberarla capovolge l’azione in un attimo. Paolo si è spostato più avanti negli anni. E la sua capacità di leggere le situazioni era eccellente, in qualunque posizione».
MILAN-BARCELLONA 4-0 – «Baresi e Costacurta squalificati, per Capello non fui facile decidere. Ricordo che aveva provato praticamente tutti, Nell’ultimo test, contro la Fiorentina, schierò Desailly: giocammo male e perdemmo, Marcel a quei tempi il centrale non lo voleva fare perché faticava nelle letture, aveva bisogno di un riferimento. E così la scelta cadde su Paolo: sappiamo poi come è andata. Ecco, mi piacerebbe vedere Theo di fronte ad attaccanti di livello europeo. Penso a Lautaro, Thuram, Vlahovic, gente che ti porta a difendere nei 16 metri».
JIMENEZ – «Mi ha fatto una buona impressione. Ha personalità, sa giocare sia a destra che a sinistra».
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