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Milan, Stellini su CONTE: «La voglia di allenare è tanta»

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Cristian Stellini, vice di Antonio Conte, ha parlato del tecnico leccese e delle possibilità che ci sono che torni ad allenare

Cristian Stellini, vice di Antonio Conte, è intervenuto a TeleLombardia per analizzare uno dei profili seguiti dal Milan per il dopo Pioli.

L’allenatore Cristian Stellini, vice di Antonio Conte è intervenuto a TeleLombardia per analizzare uno dei profili seguiti dal Milan per il dopo Pioli.

PAROLE – «La voglia di tornare è tanta. L’anno è stato vissuto all’insegna comunque del lavoro, dell’aggiornamento: è stato fatto un grande lavoro in inverno perché Antonio vuole sempre aggiornarsi e migliorarsi. Nella prossima avventura, se ci sarà, ci saranno delle novità tattiche: abbiamo lavorato tanto su questo. Conte vuole portare più imprevedibilità e modernità del gioco».

CHE TIPO DI ALLENATORE È – «Se stiamo parlando della difficoltà di gestione questo accomuna tutti gli allenatori importanti come Conte, anche quellio che oggi stanno crescendo: non è mai facile creare sinergie tra club e allenatore, perché il club ha sempre esigenze di risultato ed economiche che non collimano sempre con le esigenze dell’allenatore che vogliono vincere tutte le partite. Poi ci sono allenatori che questa cosa la nascondono e altri che la rendono trasparente: Conte è uno trasparente, molto esigente, che però ha ottenuto sempre grandi risultati. E questo è il centro della discussione».

SULLE RICHIESTE SUL MERCATO – «Se io guardo alla carriera di Conte, io vedo un allenatore che ha chiesto progetti ambiziosi, non giocatori. E non necessariamente progetti ambiziosi vuol dire giocatori costosi. L’unico giocatore chiesto espressamente da Conte è stato Lukaku, che poi ha fatto 60 gol all’Inter e ha vinto uno Scudetto: chi non l’avrebbe preso in quel momento? E poi è stato venduto al doppio dei soldi. Anche questo mito è da sfatare: Conte ha sempre preso dei progetti da far crescere, sia in termini sportivi che patrimoniali, e lui il risultato l’ha sempre ottenuto».

CONTE VUOLE UNA SQUADRA PER VINCERE SUBITO – «Non credo esistono dei limiti. Sono etichette messe e certe volte fanno ridere queste cose su Conte. Conte è come tutti gli altri, non uno che sceglierebbe solo certi tipi di progetto. Ultimamente è uscito di Leao associato all’Inter, che non fu preso ai tempi di Conte, ma andando indietro nel tempo se si prendeva Lukaku non si prendeva Leao. Qual’era la scelta migliore in quel momento? In quel momento la scelta migliore era Lukaku, poi di Leao che fosse un prospetto importante lo si sapeva, ma un allenatore sceglie in base alle sue esigenze. È una cosa ridicola aver tirato fuori questa storia».

CONTE PREFERIREBBE MILANO O TORINO – «Lui prenderebbe il progetto, al di là della questione economica».

SUL PROGETTO MILAN – «Questo non te lo so dire. Dico solo che tutte le grandi squadre, come il Milan, possono diventare dei progetti adatti a Conte: non c’è nessuna preclusione da parte di nessuno. Io e Antonio non ne abbiamo mai parlato eh… Poi come fai a non associare una grande squadra a grandi allenatori, ma questo vale per tutte le squadre e per tanti grandi allenatori».

CHE SQUADRA È IL MILAN – «Il Milan è una squadra forte, che è seconda in classifica. Certo che c’è un gap con l’Inter da colmare, Pioli ha fatto grandissime cose e nella storia di Conte questi gap sono stati colmati. Conte arriva alla Juve col Milan davanti e la juve torna a vincere, Conte va all’Inter dopo che la Juve aveva vinto 9 Scudetti e questa cosa viene ribaltata».

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