Editoriale

Milan con il braccino, la volata Champions si infiamma

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Il penultimo turno della Serie A mette nei guai il Milan che non riesce a battere il Cagliari e riapre completamente la corsa alla Champions League

Quando meno te l’aspetti, il Milan si inguaia da solo. Si può riassumere in poche parole la domenica della Serie A che avrebbe potuto regalare un verdetto in più in chiave Champions League. Invece i ragazzi di Stefano Pioli si sono inceppati sul più bello, quando anche i risultati del pomeriggio sembravano indirizzare il cammino.

Il clamoroso pareggio del Benevento contro il Crotone aveva già consegnato la salvezza al Cagliari di Semplici e tutto lasciava presupporre che la serata di San Siro potesse essere banale formalità per i rossoneri. Mai teoria fu più sballata, perché il famigerato braccino del tennista si è manifestato sul più bello, bloccando Rebic e compagni.

Ed ecco che l’incubo più temuto rischia ora di manifestarsi nell’attesissima ultima giornata che vedrà il Milan confrontarsi a Bergamo contro un’Atalanta già sicura della Champions ma certamente sul pezzo per assicurarsi uno storico secondo posto. Insomma, non esattamente un avversario comodissimo.

Anche perché il Napoli è uscito dalle sabbie mobili del Franchi, conquistando la tranquillità di avere il destino nelle proprie mani. E l’ultimo avversario, il serenissimo Verona di Juric, non sembra un ostacolo insormontabile per una squadra che nelle ultime settimane ha dimostrato di avere consapevolezze e idee chiare. Per concretizzare la grande rivincita di Gennaro Gattuso con il suo passato.

E chi attende al varco con ansia è anche la Juventus di Andrea Pirlo, miracolata nel Derby d’Italia e in riva al fiume sperando di veder passare i cadavere di qualche avversario. La trasferta di Bologna non può e non deve spaventare Cristiano Ronaldo e soci, più che altro verosimilmente attaccati alle radioline sperando in buona notizie da Napoli o da Bergamo. Una volata Champions League appassionante e mai così imprevedibile, la sensazione è che ne vedremo ancora delle belle.

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