2014
Milan, Seedorf: «Non sono mai andato via. Kakà…»
Le prime parole da tecnico rossonero ed il racconto del suo arrivo.
MILAN SEEDORF – Ha le idee chiare Clarence Seedorf, tornato al Milan ma nella veste di allenatore. Atterrato all’aeroporto di Linate alle 18:25 dopo una tappa ad Amsterdam, l’olandese ha rilasciato ai microfoni di “Mediaset” le prime parole da tecnico rossonero sul suolo europeo: «Sono felicissimo, sono il terzo allenatore rossonero nato il 1° aprile dopo Sacchi e Zaccheroni, speriamo porti bene… Non si può dire che sono tornato, perché non sono mai andato via. Sono felice, per me è importantissimo vedere tutto questo entusiasmo, la squadra e i tifosi ne hanno bisogno per trasformarlo in giocate positive. C’è molto da fare, lavoreremo per riportare in alto il Milan. Berlusconi due anni fa aveva detto che sarei diventato un allenatore? Il presidente aveva previsto tutto..».
IL RACCONTO – Accolto da una cinquantina di tifosi, Seedorf si è diretto subito a San Siro, dove è arrivato intorno alle 19:25 per seguire gli ultimi venti minuti della partita contro lo Spezia. Appena arrivato, Seedorf si è diretto in tribuna, dove ha salutato Barbara Berlusconi in uno Sky Box e poi è sceso nel settore vip per abbracciare l’altro amministratore delegato, Adriano Galliani, sedendosi al suo fianco. Al fischio finale Seedorf, accompagnato in Italia dal suo avvocato Deborah Martin, si è diretto negli spogliatoi per salutare la squadra e darle appuntamento ad oggi il primo allenamento. Come riportato da “Tuttosport”, niente cena di benvenuto con Galliani o Barbara, perché il tecnico ha preferito andare in albergo a riposare e a guardarsi la gara contro lo Spezia in un dvd che gli è stato consegnato allo stadio.
NESSUN RITORNO – Dopo aver varcato i cancelli di San Siro, però, Seedorf si era concesso ai microfoni di “Milan Channel”: «In questo momento sento emozione e senso del dovere, il dovere di dare il 100% per ricostruire, riportare entusiasmo e sicurezza. Io e Kakà di nuovo insieme? Qualche mese fa io ero in Brasile e lui a Madrid, ci siamo già sentiti e siamo contenti che in maniera diversa possiamo cercare di rifare belle cose in rossonero. L’idea è quella riaprire un ciclo, speriamo di fare belle cose perché abbiamo sofferto abbastanza».