2014
Milan, Seedorf: «C’è entusiasmo, rispettiamo l’Atletico ma vogliamo passare»
CHAMPIONS LEAGUE MILAN ATLETICO MADRID – Giorno di vigilia in casa Milan. I rossoneri si preparano alla sfida di Champions League di domani sera a San Siro con l’Atletico Madrid e in conferenza stampa hanno parlato l’allenatore del Milan Clarence Seedorf e l’attaccante Mario Balotelli.
LE DICHIARAZIONI – Così Seedorf: «I risultati negativi sono stati contro il Real Madrid e con l’Almeria, ci possono stare, è una squadra molto organizzata che gioca un bel calcio da 2 anni e abbiamo grandissimo rispetto per loro. Noi abbiamo sempre tenuto in conto questa gara sapendo che in Champions il 2007 è stato un grande esempio da tenere in mente, con una squadra che non stava bene fisicamente riusciva a ottenere sempre il massimo in Champions perchè avevamo preso la Champions come un’opportunità per migliorare e per crescere e lo stesso dovrebbe essere per questo gruppo. Io valore aggiunto? No, il valore aggiunto è lo spirito della squadra e l’unione che sto riconoscendo sempre più. Noi siamo in un momento difficile e queste sono partite dove bisogna approfittare dell’entusiasmo che ci sarà, le mie esperienze servono ad aiutare la squadra ma saranno loro a dare le risposte che servono per affrontare al meglio l’Atletico. Questa partita ha un peso diverso dalle altre e noi cercheremo di passare il turno con le nostre forze, con l’entusiasmo sapendo che contro di noi avremo una squadra che è davanti rispetto a noi in tutto. Io sono arrivato poco tempo fa, abbiamo un po’ di fiducia ma sappiamo che sarà dura. Kakà? Non sta al meglio, stiamo valutando, speriamo che possa recuperare ma abbiamo in mente altre soluzioni eventualmente. Il pubblico? Queste sono partite speciali che vengono vissute da tutti come una serata speciale, io mi aspetto un grandissimo San Siro e so già che saranno il dodicesimo uomo. La musichetta della Champions League? E’ speciale, la Champions è la Coppa più importante per club, ci sono i migliori club, i migliori giocatori: sono queste le serate che un bambino sogna di vivere un giorno e siamo contenti di lottare non solo per il Milan ma anche per l’Italia. De Sciglio ha detto che si trova bene a sinistra? Se mi trovate il pezzo, lo leggo e poi glielo chiedo. Per me De Sciglio è un terzino destro, ha il piede destro ed è logico che parta da destra. E’ importante per la sua crescita, perchè se lui riesce ad avere continuità in una sola posizione crescerà più in fretta. Simeone? Gli faccio grandissimi compliment, gli auguro sempre il meglio, ovviamente tranne domani e tra un paio di settimane, sta facendo un ottimo lavoro e lo ha fatto anche nelle squadre precedenti. Inzaghi? Faccio pubblicamente i complimenti alla squadra Primavera e a Inzaghi, ci siamo sentiti ieri, indica che il Milan punta molto sui giovani e questa deve essere la strada da intraprendere. In cosa deve migliorare il mio Milan? Sono parole un po’ pesanti, il mio Milan. Io voglio trovare la migliore condizione per tutti, perchè questa la squadra ha una classifica che non rappresenta questa squadra e con fiducia e ottimismo bisogna lavorare per crescere la parte fisica e mentale, poi la classifica. Senza Kakà con Pazzini e Balotelli dall’inizio? Tutto è possibile. Se Berlusconi mi ha chiesto le due punte in campo? Noi abbiamo un Presidente che non impone nulla ma parla, supporta, è un uomo intelligente, c’è un’evoluzione in Europa e quasi nessuna grande squadra gioca con due punte ma avere due punte non vuol dire essere più offensivi, è importante la filosofia, come un giocatore interpreta il ruolo, al Presidente piace molto il discorso delle 2 punte ma io cercherò di portarne 4-5, questo è quello che prevedo. Noi abbiamo due punte e sono Pazzini e Balotelli, poi abbiamo anche Petagna ma è giovane e non gli vanno date troppe possibilità. L’anno prossimo Balotelli nei 3 dietro la punta? Siamo ancora lontani e non dobbiamo parlare, io ho già parlato con i fatti ed è lì che vedo Mario».
SUPER MARIO – Così Balotelli: «Io voglio aiutare il gruppo e vincere. E’ normale che nelle partite come quello di domani c’è l’atmosfera diversa ma non cambia molto quello che devi dare. Non ho segnato dopo la fase a gironi nella mia carriera perchè non ho mai giocato più di tanto. Gol alle spagnole? Non ho mai segnato a una squadra spagnola, io non ho mai battuto la Spagna con la Nazionale e si potrebbe iniziare da una squadra spagnola. Io più libero in Europa? Le pressioni non sono dovute a quello che succede in campo ma sono esterne. Di sicuro il calcio in Europa è diverso e forse un po’ migliore rispetto a quello che c’è in Italia: tifo, ambiente diverso e anche il gioco. Pazzini? Quando abbiamo giocato insieme o io o lui abbiamo fatto gol, è statitstica. Domani miglior Milan della stagione? Io di solito gioco, non prometto le cose prima di giocare, quindi prima gioco e poi vediamo. Manchester City-Barcellona? Spero che vinca il City. Io esterno come Eto’o nell’anno del triplete? Io sono un attaccante centrale ma se per vincere la Champions devo giocare in porta lo faccio. Seedorf? Clarence è più o meno un calciatore, è rimasto come un compagno di squadra. ha molto dialogo e le cose vengono più facili e se hai un dubbio, un problema e a livello calcistico sono più sereno. Più papà? Papà lo offendi, più un fratello. Champions o Mondiale? O tutte e due o nessuna. Io sono molto critico nei miei confronti e quando mi criticate voi mi dà fastidio perchè mi sono criticato già da solo però serve rivedere le azioni per migliorare. Io un campione? Io mi sento una pedina importante di questo Milan, i risultati personali e di squadra vengono da soli».