Miha cambia ancora modulo: 4-4-2 e via libera a Bacca e Niang; per Montella c’è da dimenticare subito il Friuli

Nella lunga settimana “ligure” ospitata al Meazza (tra poco Milan-Sampdoria valevole per la quattordicesima giornata del campionato di serie A TIM 2015/2016, sabato prossimo Inter-Genoa) sono protagoniste due storie umane ben distinte. Quella di Sinisa Mihajlovic che stasera si confronta con il suo recentissimo passato (il serbo è tuttora rimpianto sotto la Lanterna) e l’altra di Vincenzo Montella che ritrova San Siro dopo un amaro esordio doriano (0-1 esterno con l’Udinese) e qualche mese dopo il burrascoso – e un po’ triste – divorzio fiorentino. A lasciarci le penne, in tutto ciò, è stato Walter Zenga, un simbolo interista. Ma lo stesso Miha non è che goda di plebisciti indiscutibili dalle parti di Milanello o via Aldo Rossi (i soliti borbottii di Berlusconi). Eppure quella odierna è la sua partita, deve essere la sua partita: Diavolo a quota 20 punti ed ancora aggrappato alla zona Europa League, Samp dietro a 16: il pareggio sarebbe una mezza fregatura per entrambe se ci fossero le sfide (estere) di coppa nei loro progetti a breve scadenza.

IL CUORE ROSSONERO BATTE A RITMO 4-4-2 – E alla fine Sinisa cambiò modulo (per la terza volta in 14 gare). La forma è praticamente quella della sfida persa – senza tirare in porta – allo Juventus Stadium, con la solita difesa guidata tra i pali da Donnaruma, ma a centrocampo si sale di numero (retrocedendo Bonaventura sulla corsia sinistra con il confermato Montolivo pronto a dettare passaggi) affinché davanti le punte siano semplicemente due: Bacca e Niang. Metodo più spartano e basato sui cross a raffica. I tifosi rossoneri pare lo abbiano invocato a gran forza. Forse, nel secondo tempo, spazio ad un Luiz Adriano non in formissima. 

I DUBBI SVELATI DI VINCENZINO – Trequartista sarà, punto. Montella ci ha riflettuto molto, ma vede Soriano libero dietro le due punte Muriel ed Eder. In difesa consueta linea a 4 (con De Silvestri, Silvestre, Regini e Mesbah) mentre in mezzo al rettangolo verde spazio all talentino slovacco Ivan in cabina di regia, supportato dai muscoli brasiliani di Fernando e più esterno il veloce Barreto. Cassano ancora in panchina: sai la novità. 

MILAN (4-4-2): Donnaruma; Abate, Romagnoli, Alex, Antonelli; Cerci, Kucka, Montolivo, Bonaventura; Bacca, Niang. A disp: Abbiati, Rodrigo Ely, Calabria, Zapata, Mexes, De Sciglio, Poli, Mauri, Nocerino, Honda, Suso, Luiz Adriano. All: S. Mihajlovic.

SAMPDORIA (4-3-1-2): Viviano; De Silvestri, Silvestre, Regini, Mesbah; Ivan, Fernando, Barreto; Soriano; Muriel, Eder. A disp: Brignoli, Puggioni, Cassani, Pereira, Carbonero, Palombo, Rocca, Cassano, Bonazzoli, Christodoulopoulos, Rodriguez. All: V. Montella.

A cura di: Daniele Longo